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Tagadà, “bisogna prepararsi”. Il generale Tricarico teme davvero la bomba nucleare di Putin

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Il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, è ospite della puntata del 10 ottobre di Tagadà, il programma tv di La7 del pomeriggio che vede Tiziana Panella alla conduzione, e commenta i nuovi sviluppi della guerra tra Russia ed Ucraina, con i bombardamenti che hanno colpito Kiev: “È una nuova fase cruenta, sembra che si tratti di una rappresaglia rispetto al ponte di Kerch, una rappresaglia abbastanza massiccia. Ma ci sono cose che non si capiscono. Bisognerebbe fare, e non siamo in grado di farlo, una stima dei danni causati dai bombardamenti, però vedendo le immagini ho visto tanti crateri per le strade ed edifici civili bombardati. Quindi o i russi hanno continuato con bombardamenti non precisi, una nota che si ripete dall’inizio, o vogliono terrorizzare i civili, ma gli ucraini non si terrorizzano, lo sanno tutti. Come fanno a fiaccare così l’Ucraina? Anzi, stimolano ancora di più una reattività d’animo per resistere a questo tipo di sopruso. L’obiettivo non colto in entrambi i casi”.

 

 

“Lei non esclude l’attacco atomico?” chiede Panella al generale Tricarico: “Non lo escludo. Ho vissuto troppo tempo nelle istituzioni ed ho mutuato una mentalità, che deve essere quella di chi governa. I fatti dicono che c’è una minaccia concreta e abbastanza esplicita. Chi governa deve orientarsi sullo scenario peggiore, per poi edificare le difese rispetto a questo scenario. Non si può disquisire che non sia vero, che i generali si ribellino e altre cose. L’ipotesi peggiore è stata detta chiaramente”. Il discorso si sposta sulle armi nucleari tattiche: “C’è una convenzione che divide gli ordigni nucleari - spiega Tricarico - tra tattici e strategici. Si basa sulla letalità delle armi, quelle tattiche vanno da una potenza di qualche decimo di kilotone fino a 50 kilotoni. Un kilotone è l’equivalente di mille tonnellate di tritolo. Su Hiroshima la bomba era di 15 kilotoni. I danni di varia natura causata da un’esplosione nucleare sono abbastanza evidenti a tutti”.

 

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