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Funerali della Regina Elisabetta II, “cerimoniale lunghissimo”. Fabbri svela il retroscena

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È il giorno dei funerali della Regina Elisabetta II e Dario Fabbri spiega il motivo della lunghezza del cerimoniale che precede le esequie nel corso dello speciale di La7 che va in onda il 19 settembre: “C’è un elemento che al di là della tradizione, un qualcosa su cui l’Inghilterra ha insegnato a tutto il pianeta il senso, ed è quello dell’influenza. La monarchia è la massima influenza, il massimo soft-power inglese, viene utilizzato in questo modo e noi fatichiamo un po’ a capirlo da qui. Noi la subiamo l’influenza della monarchia inglese, scambiandola per una sorta di fumetto a colori, ma è un’influenza di un paese sovrano che ha un’idea del mondo molto peculiare. Allungare così i tempi significa tenere al centro la discussione sull’Inghilterra e sulla monarchia, tenendo questi temi al centro dell’attenzione del mondo per un tempo molto dilatato. Questo - sottolinea l’esperto di geopolitica - si fa spesso, quando c'è una transizione di tipo protocollare o cerimoniale, più dura e più è importante”. 

 

 

“Ad esempio - spiega Fabbri facendo un altro riferimento - quella che conduce all’insediamento del presidente degli Usa, che avviene il terzo lunedì di gennaio quando si è votato il primo martedì di novembre. Questa è stata pensata perché allungando il tempo si sedavano le polemiche. Se si vota oggi il voto è discusso e dibattuto, ma se il governo si insedia tra due, tre, cinque mesi inevitabilmente va scemando la rabbia del voto. Si mantiene questa tradizione del Regno Unito per influenza, noi ne stiamo parlando da giorni”.

 

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