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L'Aria che Tira, la provocazione di Myrta Merlino: “Come nel 1973”. In studio così

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Sorpresa nell’apertura dell’edizione del 7 settembre de L’Aria che Tira, il programma televisivo di La7 condotto da Myrta Merlino. La giornalista napoletana appare in studio in bianco e nero e manda un messaggio ai telespettatori: “Buongiorno e ben ritornati nel 1973, lasciate l'automobile in garage e prendete le biciclette, abbassate il termostato del riscaldamento, spegnete se possibile le luci di casa vostra, è iniziata l’austerity. Vabbè ora possiamo anche tornare al colore ragazzi”. 

 

 

Riappaiono i normali colori per chi segue il talk show e Merlino continua: “Abbiamo scherzato, ma non troppo, l'Italia si trova a dover affrontare una nuova austerity, causata dalla crisi del gas russo. Il termostato, ahimè, lo dovremo abbassare davvero e dovremo spegnere il riscaldamento un'ora prima. In più, il governo ci fa un sacco di raccomandazioni sull'uso responsabile dell’energia, che serviranno, secondi i calcoli di Cingolani, a risparmiare 5 miliardi di metri cubi di gas. Naturalmente noi italiani lo faremo, noi nei periodi più difficili riusciamo sempre a tirare fuori il meglio, lo abbiamo visto con la pandemia. Forse resterà questa la vera eredità del governo Draghi, la possibilità di fare cose importanti insieme. Hanno governato insieme personaggi come Conte e Letta, Salvini e Renzi, una cosa impensabile, eppure è successo. Non è un caso se Meloni, l’unica che non ha sostenuto Draghi, ha tirato fuori una parola molto antica, bicamerale. Oggi - conclude Merlino - per fare insieme le riforme, domani chissà… Forse per fare insieme dell’altro”.

 

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