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L'Aria Che Tira, Vittorio Feltri e il gas: "Calcio nel c**o, cosa ci aspettavamo

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Piano di razionamento e austerity come nel 1973: il difficile autunno è iniziato ed è tema di dibattito sui giornali e in tv. Durante la puntata del programma “L’Aria che Tira” su LA7, mercoledì 7 settembre, Vittorio Feltri ha stupito lo studio commentando il piano Cingolani sui limiti al consumo di gas dopo lo stop di Vladimir Putin alle forniture in segno di ritorsione per le sanzioni imposte dalla UE alla Russia a causa dell’invasione dell’Ucraina.

Il direttore editoriale di Libero ha osservato: “Gli italiani pagano le scelte di governi scellerati che non si sono occupati di eliminare la burocrazia per accedere alle energie rinnovabili come i pannelli solari. Si parla di un’austerity drammatica, non mi sembra prospettiva allettante, ma dalla Russia cosa ci aspettavamo? Gli abbiamo imposto sanzioni economiche, beh… se uno mi dà uno schiaffo, un calcio nel c**o glielo rifilo! Non me ne frega niente delle posizioni di Salvini sulle sanzioni, dico solo che se mi dai uno schiaffo, come noi abbiamo fatto con la Russia, io te lo restituisco e la Russia ce l’ha restituito!”.

Il direttore ha proseguito deciso: “E’ verissimo che l’Ucraina è stata aggredita, ma da lì a partecipare alla sassaiola contro Putin… mi sembra che non ci abbia giovato… l’Ucraina andava aiutata, ma fornire armi e soldi mi è sembrato esagerato. Li abbiamo sanzionati, cosa ci aspettavamo? Letterine d’amore? E’ normale che adesso ci castighino. Poi se ci sono due Paesi in guerra, il dovere è cercare la pace, se non la vogliono, sono fatti loro”. Il linguaggio chiaro e fin troppo colorito di Feltri ha provocato più di un sussulto fra gli ospiti, qualche sorriso imbarazzato e un cambio di argomento da parte della conduttrice Myrta Merlino.

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