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La corsa al voto, Paragone contro il "buonismo" di De Angelis e la stoccata di Celata al collega

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Scintille tra Gianluigi Paragone e Alessandro De Angelis a La corsa al voto su La7, con Paolo Celata che riserva una stoccata micidiale al collega di conduzione nel programma di La7. Il leader di Italexit è ospite nella puntata di mercoledì 31 agosto e naturalmente si parla di crisi energetica e di prezzi delle forniture. "È paradossale che quelli che ti chiedono se vuoi la pace o il condizionatore sono gli stessi che inviano le armi all'Ucraina, e sempre gli stessi che non vogliono il gas russo, che è quello che serve oggi all'economia italiana e alle famiglie italiane" afferma Paragone.

 

De Angelis di punto in bianco sbotta: "Scusate se mi accaloro, ma prima del gas ci sarà anche il tema della libertà di un popolo o no? C'è gente che rischia la vita".  L'intemerata non fa breccia sull'ospite che afferma: "Posso anche approvare il tuo buonismo, ma poi casso diremo alle famiglie italiane a dicembre?". "Non è buonismo, sono valori" si accalora di nuovo il giornalista con il leader di Italexit che vuole chiarire i tuoi: "Chiariamo le regole del gioco, tu fai le domande e io rispondo. Se vuoi una interlocuzione politica, allora so che siamo tre ospiti politici". Celata interviene: "No, siete due" ospiti politici, prendendo così le distanze dal co-conduttore. 

 

"Se mi chiedete se voglio fare a meno del gas russo dico no, perché a dicembre le famiglie dovranno contingentare l'energia e le aziende rischiano di chiudere o dover licenziare", spiega Paragone. Tutto finito? Neanche per sogno. De Angelis torna sul tema, e coinvolge anche il segretario del partito Comunista Marco Rizzo, reduce tra l'altro da una polemica di fuoco sulla morte di Gorbaciov. "Rispondete sulla libertà del popolo ucraino". "Gli italiani stanno combattendo una guerra che non è nostra", taglia corto Paragone. 

 

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