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A Dritto e rovescio vengono umiliati i pacifisti pro-Stalin: “Ha ucciso milioni di persone”, “Un criminale”

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A Dritto e rovescio, talk show di Rete4 che vede Paolo Del Debbio alla conduzione, sono ospiti in collegamento alcuni pacifisti che si schierano contro l’invio delle armi all’Ucraina per la difesa contro la Russia. Stefano Zurlo, giornalista de Il Giornale, però coglie subito la palla al balzo notando un poster di Stalin, ex dittatore della Russia, alle spalle degli intervistati e ci va giù duro: “Se si sposta un attimo c’è un grande pacifista alle sue spalle, c’è Stalin, ha ammazzato qualche decina di milioni di persone, questo è il pacifismo che voi portate. Poi c’è pure Lenin”. “Non capisco di che cosa state parlando” risponde uno degli attaccati, con l’intervento di Giuseppe Cruciani: “Il ritratto di Stalin, dai su. Ma è un criminale quello la dietro, la smetto”. “Dopo cento anni stiamo ancora a parlare con qualcuno che ha un ritratto di Stalin alle spalle, questo squalifica il discorso” inveisce ancora Zurlo.

 

 

“L’immagine di Stalin per voi è un motivo d’orgoglio?” a cercare di far chiarire la situazione ai suoi ospiti è Del Debbio, che rivolge tale domanda ai pacifisti: “Non è motivo d’orgoglio. L’Unione Sovietica ha liberato l'Europa dal nazismo, se non ci fosse stato Stalin con l’Armata Rossa eravamo tutti a fare il saluto romano”. “Se non è motivo d’orgoglio perché la tiene lì? Io non la tengo, io in casa mia Pol Pot non ce l’ho”, ribatte e chiude il siparietto Del Debbio. 

 

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