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Stasera Italia, Vittorio Feltri non si tiene: 25 aprile tradizione difficile da estirpare, ‘Bella ciao' canzonaccia!”

Federica Pascale
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“Bella ciao è una canzonaccia!” Parola di Vittorio Feltri, ospite di Barbara Palombelli durante la puntata di lunedì 25 aprile di Stasera Italia, il talk show di approfondimento politico in onda su Rete4. “Penso che potremmo anche evitare persino di cantare ‘Bella ciao’, che è una canzonaccia e se Yves Montand non l’avesse portata in Italia, non la conoscerebbe nessuno” chiarisce Feltri.  In studio si commenta, insieme a politici e analisti politici, come il 25 aprile, Anniversario della Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo, sia percepito dagli italiani. Secondo il direttore editoriale di Libero, “il 25 aprile ormai è diventato una tradizione che è difficile da estirpare” “I partigiani sono morti tutti e la stessa cosa la devo dire dei fascisti, non c'è più neanche uno, per cui io non riesco ad appassionarmi molto a questa festa” ammette sorridendo.

 

 

Feltri, pur comprendendo le ragioni che portano a definirsi antifascista, e chiarendo che lui stesso si definirebbe tale se il fascismo esistesse ancora, fatica a comprendere perché oggi, nel 2022, sia ancora necessario “accanirsi contro dei fantasmi”. “Detesto la retorica - afferma il direttore -, queste abitudini così consolidate per fare dei festeggiamenti, per dire delle cose che mi risultano tutte sciocche. Io credo che la libertà sia fondamentale ma noi ce l'abbiamo, teniamocela. Non dobbiamo riportare dei tempi cupi e oscuri. Naturalmente è giusto che la storia rimanga fissa nella nostra memoria, però basta per favore con queste storie!” conclude.

 

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