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Il caso Orsini a L'Aria Che Tira, la teoria di Myrta Merlino sugli ospiti. E discute con Alan Friedman

Giada Oricchio
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La metamorfosi di Alessandro Orsini: da professore di sociologia del terrorismo a “notizia”. Con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’esperto di geopolitica è stato invitato in diverse trasmissioni tv e si è distinto per analisi critiche verso l’Occidente e il presidente dell’Ucraina, Zelensky (“Se dice voglio tutto il mio, la pace non l’avrà mai”, “Farebbe meglio ad arrendersi”). Disallineato rispetto al pensiero comune sulla guerra. Con la censura della Rai è diventato egli stesso “la notizia”: simbolo degli epurati, martire del bavaglio. E pensare che sarebbe bastato lasciarlo discettare del conflitto permettendo a chi lo ascoltava di formarsi una propria opinione.

Questa mattina, lunedì 28 marzo, anche Myrta Merlino, conduttrice de L’Aria che tira, ha detto la sua sul caso Orsini: “Tutti i miei ospiti vengono sempre e solo gratuitamente, sono 10 anni che faccio questo talk e non abbiamo pagato mai un ospite. E’ importante dirlo, prima di tutto perché si possono fare i programmi senza pagare, altrimenti io sarei già chiusa, e poi perché anche questa è una piccola garanzia di libertà. Non esiste un rapporto privilegiato con un ospite e nessuno viene pagato. Non giudico e non mi faccio maestra. Porto la mia esperienza”.

Nonostante la precisazione finale, è stata una poderosa frecciata a Bianca Berlinguer che in un’intervista aveva detto: “Se la Rai vietasse i contratti agli ospiti, allora vorrebbe dire chiudere i talk show in prima serata”.

A seguire, Merlino ha chiesto un parere ai suoi ospiti “gratuiti” su Orsini: se per il direttore Antonio Padellaro è normale invitare persone con opinioni diverse senza per questo condividerle (“non mi piace che sia bullizzato, ho notato che provoca reazioni sgradevoli negli altri”), per Alan Friedman vale lo stesso principio ma con un velenoso distinguo. “Preferisco non commentare quel professorino tranne per dire che se insegnasse a Harvard o Yale sarebbe già stato licenziato" ha detto Friedman lasciando quasi senza parole Myrta Merlino colta di sorpresa da quelle esternazioni. "E’ giusto il contraddittorio, è giusto fare interviste non in ginocchio, ma non bisogna dare spazio ai complottisti, estremisti o a gente come i no vax. Quel signore ha un comportamento ossessivo, legittima le cose basandosi su informazioni false e fatti inesistenti”. "Sui no vax ti do ragione Alan - ha ribattutto la conduttrice costernata - perché sui vaccini ci sono evidenze scientifiche. Un altro discorso sono le opinioni". 

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