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Clemente Mastella alla Maratona, l'analisi sul Quirinale spiazza Mentana: "Dipende da Berlusconi"

Giada Oricchio
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Clemente Mastella detta la linea per l’elezione del presidente della Repubblica tra retroscena, intrecci politici, sgambetti e veri obiettivi: "Solo Berlusconi può fare la mossa vincente". Durante “Maratona Mentana”, lo speciale del direttore del TGLA7, Enrico Mentana, l’ex Ministro della Giustizia (armato di uovo sodo come simbolo di risoluzione del game Quirinale) ha detto: “Con la mossa Casellati, Salvini sta ripetendo l’errore del Papeete. Ha fatto una cosa stravagante e strana. Ci sono due candidati e mezzo ancora in campo: Mattarella che permette a tutti di tornare all’anno zero e nessuno ha vinto o perso, Draghi ma lo vedo meno e il mio amico Casini. Il vantaggio di Casini rispetto agli altri è che può rischiare di avere appena 507 voti. Non ha nulla da perdere. Tenendo conto che oggi la crisi è in atto e il governo non esiste più, il problema è salvare la legislatura. Se va uno come Casini, moderato, tranquillo, si può fare, altrimenti è Mattarella”.

Alla domanda se abbia sentito l’ex presidente della Camera, il sindaco di Benevento fa capire di sì (“vuole che uno non si senta in questi giorni?”) e da politico navigato aggiunge un tassello importantissimo al puzzle Quirinale: “Il centrodestra ha le ossa rotte dopo il no a Casellati, mancavano molti più voti di quanti Salvini credesse di avere. Secondo me ora l’unico che può fare la mossa vincente è il vecchio Berlusconi. Può dare indicazioni di voti e il candidato che porta avanti, dopo tutto quello che è accaduto e sta accadendo, è vincente. Dipende da Berlusconi, non più da Salvini. In questa vicenda c’è la contrapposizione tra due giovanotti: Meloni intraprendente e capace e Salvini, che sta dimostrando limiti sul piano politico e strategico. A loro non fotte nulla di chi sarà il prossimo Capo dello Stato, a loro interessa chi sarà il prossimo presidente del Consiglio”.

Infine Clemente Mastella ha spifferato: “Quello che Salvini ha fatto stamattina non ha senso politico specie tenendo presente la voce che circola in Transatlantico. La Casellati ha pure recuperato qualche voto di quelli a cui stamattina ha dato il placet per la costituzione di un gruppo parlamentare cioè un gruppo di ex 5 Stelle, quindi i voti che sono venuti meno sono molto più massicci” e – uovo in mano – ha concluso: “Quello che viene indicato oggi è l’eletto, ve lo dice l’uovo di Mastella”.

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