
Conclave ed Europa, Cerno: la fumata nera delle maggioranze

Uniamo un po’ il sacro e il profano. La secolare e sempre suggestiva (anche per chi non crede) cerimonia del Conclave e quell’attesa prolungata di due ore che aveva fatto sperare San Pietro ma poi ci ha mostrato che i «signori cardinali» non hanno ancora una maggioranza che condivida la figura del successore di Pietro e di Papa Francesco. E quella ben più prosaica e sgangherata della Commissione Ursula bis, che a parole è sostenuta dal centrosinistra che da mesi fa finta di non vedere il vento che tira in Europa e che chiede un cambiamento, ma nei fatti fa emergere dal Palazzo di Vetro il fantasma di un governo alternativo dell’Unione.
Un governo di centrodestra che si ispira a quello italiano, pur con proporzioni e pesi diversi fra popolari, conservatori e patrioti. Un voto importante non tanto per ciò che ha approvato ma perché ci dice che «si può fare». I tentativi di esclusione delle destre votate dal popolo in Germania e Francia si scontrano con un Occidente stanco di parole d’ordine e obiettivi fallimentari. Ne vedremo delle belle.
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