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Viaggi tra regioni, frenata del Cts: "C'è troppo ottimismo"

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Controlli e posti di blocco sulle strade di Roma

Non c'è ancora una data fissata per gli spostamenti liberi

Alessandro Austini
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Per spostarsi in un'altra regione bisogna attendere ancora. Chissà quanto. «Restiamo cauti, c'è troppo ottimismo» dicono dal Comitato Tecnico Scientifico del governo. «Come si è visto in altri Paesi - sottolinea all'Adnkronos Salute Luca Richeldi, primario di Pneumologia della Fondazione policlinico Gemelli Irccs di Roma e componente del Comitato tecnico-scientifico sul coronavirus - la ripartenza regionalizzata è un problema. Da noi questo è acuito dal fatto che una regione da sola (la Lombardia, ndr) ha il 50% dei casi. Dobbiamo riflettere e usare cautela per la aprire la mobilità tra le regioni. Non dobbiamo avere fretta: anticipare di un paio di settimane potrebbe mettere a rischio una riapertura più sicura a ridosso dell'estate. Il facile ottimismo induce a pensare che la situazione va migliorando, in parte è vero perché siamo sulla strada giusta, ma l'attenzione va mantenuta alta». Una data non c'è e non emerge ancora «nessuna novità», precisa Richeldi sul pool composto da Ministero della Salute, Regioni e Istituto Superiore di Sanità che dovrà valutare i 21 indicatori per la fase 2 dell'emergenza, in vista delle nuove riaperture di attività commerciali annunciate per il 18 maggio. «Dalla prossima settimana ci sarà un'indagine di sieroprevalenza elaborata con Iss e Istat che coinvolgerà un campione significativo della cittadinanza di 150 mila persone in oltre 2 mila comuni, per comprendere la distribuzione a livello nazionale del contagio» ha aggiunto Agostino Miozzo coordinatore del Comitato tecnico-scientifico sull'emergenza Covid 19 in audizione alla commissione Affari sociali della Camera.

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