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Il Coronavirus uccide anche i bambini, due vittime in un giorno

Katia Perrini
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Una bambina di 12 anni e un ragazzino di 13. Sono le due vittime più giovani del Coronavirus fino ad oggi e sono morte tutte e due nello stesso giorno. Il ragazzo di 13 anni è morto a Londra dopo essere risultato positivo al test per il coronavirus. Lo ha reso noto il King's College Hospital, spiegando che la vittima non soffriva di altre patologie. Si tratta della vittima più giovane della Gran Bretagna, afferma la Bbc. «Sfortunatamente, un ragazzo di tredici anni risultato positivo al Covid-19 è morto. La nostra vicinanza e le nostre condoglianze vanno alla famiglia», ha detto un portavoce dell'ospedale. «La morte è stata causata dal coronavirus e non verranno rilasciati altri commenti», ha aggiunto. Secondo quanto riferito dal Guardian, il 13enne morto per il Covid-19 si chiamava Ismail Mohamed Abdulwahab e viveva a Brixton, a sud di Londra. Un amico di famiglia, Mark Stephenson, ha spiegato che la madre e i parenti sono in attesa dei risultati dell'autopsia. «Ismail ha iniziato a mostrare sintomi e ad avere difficoltà a respirare, quando è arrivato al King's College hospital. È stato attaccato a un respiratore e gli è stato indotto il coma. Ma sfortunatamente è morto. A quanto sappiamo non soffriva di altre patologie. Siamo devastati», si legge in un comunicato della famiglia. Una bambina di 12 anni è morta invece in Belgio per Covid-12, è la più giovane delle oltre 700 vittime del nuovo coronavirus nel Paese. Lo ha fatto sapere la portavoce del centro di crisi di Bruxelles, Emmanuel Andre, parlando di «un momento emotivamente difficile, perché riguarda un bambino», e di un caso che ha «scosso la comunità medica e scientifica». Le autorità non hanno fornito dettagli sulla giovane vittima. Andre ha aggiunto che le persone morte per Covid-19 sono state 98 nelle ultime 24 ore, portando il totale a 705. I casi confermati di contagio sono 12.705. Le autorità, ha precisato il portavoce, si aspettano che il picco arrivi nei prossimi giorni, quando si toccherà il «punto di saturazione negli ospedali». 

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