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Walter Veltroni, il delitto al bioparco e quella parodia di Max Tortora

Gianfranco Ferroni
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«C’è un cadavere al Bioparco»: è questo il titolo del nuovo libro di Walter Veltroni, che per un’altra volta mette alla prova il suo commissario Giovanni Buonvino. La scheda editoriale di Marsilio comunica che l’uomo d’ordine «si gode la quiete ritrovata del parco di Villa Borghese e le gioie dell’amore. Ma è una tregua di breve durata. Il ritrovamento di un cadavere nel rettilario del Bioparco, il giardino zoologico della capitale ospitato all’interno della Villa, rappresenta una brutta gatta da pelare per Buonvino, che si dà il caso sia erpetofobico, provando un terrore atavico per qualsiasi tipo di rettile. Come ci è finito il corpo di un uomo nudo dentro la teca dell’anaconda? E come ci è finita nella pancia del gigantesco serpente la testa del suddetto? Sono solo alcuni degli interrogativi senza risposta tra i quali il commissario e i suoi impavidi quanto scombinati agenti si barcamenano nel tentativo di risolvere quello che si presenta come un vero e proprio rompicapo».

 

 

Tra gli amici di "Uolter" qualcuno assicura che alla presentazione del libro non potrà mancare Max Tortora, il grande attore che anni fa diede vita a una geniale parodia dell’ispettore Derrick. Una delle puntate di Tortora era proprio dedicata a un delitto nel Bioparkenberg, ovvero il romanissimo Giardino Zoologico. L’assassina era sempre Eva Henger, "la signora Fottenberg", perennemente graziata dall’ispettore. Il corpo dell’ucciso si trovava nel recinto dei bonobo: non era nudo come quello veltroniano, ma aveva i pantaloni abbassati. Senz’altro l’ex sindaco di Roma ricorda quell’eccezionale interpretazione di Tortora...

 

 

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