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Yemen, gli Usa distruggono droni e razzi Houthi "pronti per il lancio"

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Il Medio Oriente è in ebollizione. Dopo l'avvio dell'operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza, si sono attivati quei gruppi armati che fanno parte dell’asse della resistenza (a Tel Aviv), tra cui i libanesi Hezbollah e gli Houthi, che continuano a rappresentare una minaccia per i traffici commerciali nel Mar Rosso. Solamente ieri è stato fatto sapere che i miliziani yemeniti filo-iraniani Houthi hanno danneggiato quattro cavi sottomarini. Si stima che il danno alle attività di comunicazione sia significativo, ma non critico. Secondo le stime, la riparazione di un numero così elevato di cavi sottomarini potrebbe richiedere un tempo lungo. Le società di telecomunicazioni saranno così costrette a cercare aziende disposte a eseguire i lavori di riparazione e probabilmente a pagare loro un premio di rischio elevato. L'Occidente, intanto, sta provando a reagire e a bloccare gli attacchi dei ribelli. 

 

 

Le forze statunitensi hanno distrutto tre droni marini, due missili da crociera mobili antinave e un drone aereo degli Houthi in un attacco "per legittima difesa", in quanto i droni marini e i razzi erano "pronti per il lancio verso il Mar Rosso" e il drone si trovava "sopra" il bacino acquatico. Lo riferisce su X il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom). I droni marini e i missili, prosegue Centcom, "sono stati individuati nelle aeree dello Yemen controllate dagli Houthi e il drone aereo sul Mar Rosso". Le forze americane hanno quindi "stabilito che rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e per le navi della marina statunitense nella regione. Queste azioni sono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure per la Marina americana e le navi mercantili". 

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