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Presidenziali Usa, allarme per i democratici: gli "swing states" fanno tremare Biden

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Manca un anno esatto alle 60esime elezioni presidenziali della storia degli Stati Uniti e sembra proprio che il prossimo 5 novembre la sfida sarà tutta tra l'attuale inquilino della Casa Bianca e il suo predecessore. La maggior parte delle rilevazioni, infatti, li vede molto vicini nei risultati di un ipotetico voto. Questo vuol dire che lo scenario più probabile è quello di un testa a testa tra Joe Biden e Donald Trump. Se tra i democratici l'attuale presidente Usa è quasi senza rivali, i sondaggi relativi alle primarie repubblicane danno il tycoon in netto vantaggio rispetto agli altri sfidanti. Stando ai risultati del sondaggio pubblicato dal New York Times e dal Siena College, l'esito delle prossime elezioni potrebbe essere molto diverso dal 2020. 

 

 

Secondo gli ultimi dati, infatti, nei sei principali "swing states", cioè gli stati in bilico tra democratici e repubblicani e considerati decisivi per vincere le elezioni, Trump è in netto vantaggio sull’attuale presidente. L’ex inquilino della Casa Bianca è dato per favorito in Pennsylvania di 4 punti percentuali, in Michigan e Arizona di 5 punti, in Georgia di 6 punti e in Nevada addirittura di 10 punti. Il Wisconsin è l’unico swing state che sembra pendere in favore di Biden, che può contare su un vantaggio del 2% su Trump. Il dato che preoccupa i democratici, infatti, è che questi campi di battaglia erano stati vinti proprio da Biden alle ultime presidenziali. Sul New York Times si legge che sono gli elettori under 30 a schierarsi tra chi dà spazio al malcontento. I giovanissimi sarebbero quindi insoddisfatti dell'operato della Casa Bianca e questo, di certo, non è un dato che conforta l'attuale presidente Usa. 

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