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Medio Oriente, Emmanuel Macron vuole una coalizione contro Hamas

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Il presidente francese Emmanuel Macron è volato in Israele per esprimere solidarietà dopo il massiccio attacco di Hamas del 7 ottobre e ha ipotizzato l’uso della coalizione internazionale anti-Isis, attualmente schierata in Iraq e Siria, anche contro il Movimento islamico che governa la Striscia di Gaza. «Dovremmo costruire una coalizione regionale e internazionale per combattere i gruppi terroristici che minacciano tutti noi», ha affermato il capo dell’Eliseo da Gerusalemme, dopo aver visto il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Parallelamente, ha aggiunto Macron, è necessario un «rilancio decisivo» del processo di pace in Medio Oriente, dialogando con i palestinesi. Un tema che intende affrontare anche nell’incontro che ha in agenda a Ramallah con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, e con i leader della regione. «La causa palestinese deve essere ascoltata», ha affermato. «La sicurezza di Israele non può essere sostenibile senza un deciso rilancio del processo politico con i palestinesi». L’ampliamento degli obiettivi della coalizione andrebbe a beneficio non solo di Israele ma pure dei suoi vicini, anch’essi «minacciati» da Hamas, considerata un’organizzazione terroristica da Ue e Stati Uniti. «La battaglia deve essere senza pietà, ma non senza regole perché siamo democrazie che lottano contro i terroristi, democrazie che rispettano il diritto alla guerra e assicurano l’accesso umanitario», ha sottolineato Macron.

 

 

 

La coalizione internazionale anti-Isis è formata da 86 "membri" e coinvolge istituzioni come Ue e Lega araba, tra le sue attività, non solo il contrasto allo Stato islamico sul terreno, ma anche l’addestramento di forze armate, la condivisione di informazioni d’intelligence e lo stop ai finanziamenti ai jihadisti. Quanto alla possibilità che il conflitto si allarghi, il capo dell’Eliseo ha esortato l’Iran e i suoi alleati nella regione - da Hezbollah in Libano agli Huthi in Yemen - a «non correre il rischio sconsiderato di aprire nuovi fronti». La Francia ha «trasmesso messaggi molto chiari a Hezbollah e ne ha discusso con loro», ha assicurato, parlando con il presidente israeliano Isaac Herzog. Macron ha anche incontrato alcuni dei parenti dei 30 francesi uccisi nell’attacco del 7 ottobre e dei 9 tra ostaggi e dispersi: la liberazione di tutti coloro che sono nelle mani di Hamas a Gaza deve essere il «primo obiettivo», ha sottolineato. Su questo tema, così come sulla proposta di una tregua umanitaria, sta lavorando anche il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna che è volata a New York per partecipare al dibattito odierno sul Medio Oriente al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il leader dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha chiesto al presidente francese Emmanuel Macron nel corso del loro incontro di attivarsi per «fermare questa aggressione contro il nostro popolo» e l’attuazione «della soluzione dei 2 Stati per porre fine all’occupazione della Palestina». Lo riporta BfmTv. Abbas ha anche chiesto un «cessate il fuoco» e l’apertura «permanente» di corridoi umanitari.

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