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Marocco, anche l'Italia si muove: macchina dei soccorsi pronta a partire

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La violenta scossa di terremoto che la notte scorsa ha devastato un'ampia area del Marocco, causando un bilancio che al momento segna oltre 800 vittime, ha avuto una forte eco anche in Italia, dove sin dalle prime ore del mattino si sono levate le voci di solidarietà e vicinanza alle vittime del sisma. La macchina dei soccorsi italiana è già pronta a partire, in attesa dell'avvio del sistema di protezione civile europeo. "Questi tipi di terremoti sono per fortuna rari ed è difficile avere una casistica - ha spiegato a LaPresse Andrè Herrerò, sismologo e responsabile del Centro di Pericolosità Sismica dell'INGV -. Ma oggi, con la sismologia moderna, e l'esperienza a livello mondiale, siamo molto più attenti di prima, e sappiamo che spessisimo potrebbe capitare una nuova scossa almeno della stessa magnitudo dopo un grande terremoto. Quindi non possiamo escludere sicuramente repliche, anche forti, in questa zona. Dobbiamo fare attenzione perché gli edifici sono resi fragili dalla prima scossa, e anche una più debole potrebbe avere conseguenze nefaste".

 

 

Le prossime ore saranno dunque fondamentali per capire quale sarà l'evoluzione dello sciame sismico in Marocco. "Il Sistema nazionale di Protezione civile è pronto, se richiesto, a intervenire in Marocco, dopo il violento terremoto della scorsa notte, che ha provocato centinaia e centinaia di morti e tanta distruzione - ha detto il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci -. Siamo vicini al popolo marocchino in questo drammatico momento e disposti a dare il nostro contributo in termini di risorse umane e strumentali". Sulla stessa linea il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che oltre a esprimere vicinanza al popolo marocchino, ha spiegato: "I nostri Vigili del Fuoco sono pronti a intervenire in qualsiasi momento in Marocco per dare supporto alle autorità locali. Come già avvenuto dopo eventi simili in passato - ad esempio in Turchia dove proprio agli italiani fu affidato il coordinamento delle unità Usar internazionali operanti sul campo - in caso pervenga richiesta di supporto dalle autorità del governo marocchino, il Viminale invierà uomini e mezzi nell'ambito del sistema europeo della protezione civile".

 

 

Dolore e vicinanza è giunta anche dal presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro: "Affranto per il terremoto in Marocco esprimo la mia vicinanza alla popolazione e alla Mezzaluna Rossa Marocchina. La Croce Rossa è pronta a portare aiuto e soccorsi. I nostri centri operativi di emergenza sono in stato di allerta. Se richiesti, partirà il nucleo di valutazione". E a essere pronti a un intervento di solidarietà in terra marocchina anche alcuni presidenti di Regione. Tra questi il governatore del Lazio, Francesco Rocca, che si è detto "atterrito e straziato" dalle immagini che giungono dal Paese nordafricano; il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che ha confermato la disponibilità a "dare tutto l'aiuto richiesto attraverso la nostra Protezione Civile"; e il presidente del Veneto, Luca Zaia: "L'aiuto e il supporto internazionale sono cruciali in situazioni di emergenza come questa - ha detto -, è fondamentale che le comunità locali ricevano il sostegno e l'assistenza di cui hanno bisogno".

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