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Ucraina, Zelensky licenzia in blocco i capi regionali di reclutamento

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"Stiamo licenziando tutti i commissari militari regionali. Questo sistema dovrebbe essere gestito da persone che sanno esattamente cos’è la guerra e perché cinismo e corruzione durante la guerra sono alto tradimento". Questo è quanto ha annunciato Volodymyr Zelensky al termine della riunione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale sul controllo dei centri di reclutamento territoriale. Intanto Kiev ha denunciato nuovi attacchi di Mosca sui civili ucraini della regione occidentale di Ivano-Frankivsk: nell'ultimo bombardamento, rende noto l'aeronautica di su Telegram, "sono stati lanciati quattro missili ipersonici Kinzhal, di cui solo uno è stato intercettato". Gli altri missili hanno invece colpito un campo dell'aviazione, danneggiando le infrastrutture di un'area residenziale vicina.

 

 

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha tenuto oggi una riunione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, durante la quale si è concentrato sui capi regionali del reclutamento militare ucraino. Lo ha riferito lui stesso su Telegram, aggiungendo che è stata decisa la rimozione dei capi regionali di reclutamento dell’esercito a causa della corruzione. Su Telegram Zelensky ha scritto che in diversi dipartimenti "ci sono già 112 procedimenti penali contro funzionari" e "oltre a 33 sospetti": La soluzione, per il presidente ucraino, è stata il licenziamento in blocco.

 

 

"Invece, i soldati che sono già passati dal fronte o che non possono stare in trincea perché hanno perso la salute, hanno perso gli arti, ma hanno conservato la dignità e non hanno cinismo, sono quelli a cui può essere affidato questo sistema", ha aggiunto Zelensky. 

 

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