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Stati Uniti a rischio bancarotta. Cosa succede se l'America va in default

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Sono giorni di tensione negli Stati Uniti ancora alle prese con il rischio default dei conti federali. Il deficit ha raggiunto la cifra record di 31,4 miliardi di dollari e per gli Usa ora c'è una deadline, fissata dal dipartimento del Tesoro, superata la quale il fallimento sarà inevitabile. Entro il 1 giugno il governo democratico di Biden dovrà trovare un accordo con i repubblicani, altrimenti sarà bancarotta. Intanto le Borse di tutto il mondo tremano: cosa succede - si chiedono gli investitori - se l'America va in default?

I primi effetti si vedono già oggi. Lo spettro della bancarotta Usa hanno mandato in fibrillazione le Borse europee, cancellando oltre 227 miliardi di capitalizzazione. Da Francoforte a Londra fino a Parigi, gli Exchange continentali hanno davanti il segno meno. Milano, poi, è maglia nera con il Ftse Mib che perde il 2,3%. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, comunque, il default significa che il governo di Joe Biden non potrà pagare i creditori, i dipendenti federali, i veterani e i pensionati. Si stimano otto milioni di posti di lavoratori a rischio solo in America. 

Alla Casa Bianca sono in corso le negoziazioni tra democratici e repubblicani. L'obiettivo è trovare un accordo entro il 1 giugno che eviti il default ma al momento, secondo lo speaker della Camera Kevin McCarthy, "le parti sono ancora distanti" sull'innalzamento del tetto al deficit. "Noi abbiamo offerto molte concessioni", ha affermato McCarthy, sostenendo però che i democratici sarebbero "influenzati" dalla corrente estrema del partito. Ovvero quella che fa capo a Bernie Sanders e Alexandria Ocasio Cortez.

 

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