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“Armi e munizioni alla Russia”. Tensione diplomatica tra Sudafrica e Usa

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La guerra in Ucraina causa ripercussioni nell’intero globo. Il governo sudafricano ha infatti convocato l’ambasciatore degli Stati Uniti, Reuben Brigety, per esprimere il proprio disappunto dopo le accuse al Paese di aver consentito l’invio di armi in Russia alla fine del 2022. Il ministero degli Esteri sudafricano ritiene che le relazioni con gli Stati Uniti siano «cordiali» e «forti», ma vuole affrontare la questione con l’ambasciatore. E ci sarà anche un colloquio tra Naledi Pandor, ministro delle Relazioni internazionali e della cooperazione del Sudafrica, e Antony Blinken, segretario di Stato americano. 

 

 

Brigety nei giorni scorsi aveva parlato di una nave russa che nel dicembre scorso aveva attraccato in una base navale di Città del Capo. «Siamo convinti che abbia caricato armi e munizioni prima di tornare in Russia» aveva accusato l’ambasciatore. Il portavoce del ministero sudafricano, Clayson Monyela, ha sottolineato che la Commissione che supervisiona la vendita e la consegna di armi «non possiede alcun dato» della consegna alla Russia. «Se è stato commesso un reato, la legge farà il suo corso», ha scritto Monyela sul suo account Twitter. Il presidente del Sudafrica, Cyril Rampahosa, ha denunciato «le deludenti» dichiarazioni di Brigety, mentre il partito del Congresso nazionale africano (Anc) le ha definite «imprudenti» e «deplorevoli».

 

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