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“Rapporti glaciali”. Cina-Usa ai ferri corti, ma ora si vogliono evitare incidenti

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I rapporti tra Cina e Stati Uniti sono «glaciali» e la massima priorità di Pechino e Washington è quella di stabilizzare le relazioni per prevenire una «parabola discendente» e il rischio di incidenti. La dichiarazione distensiva è del ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, che ha presenziato ad un incontro a Pechino con l’ambasciatore statunitense in Cina, Nicholas Burns, per quello che è stato un raro contatto tra rappresentanti delle due potenze. I legami tra Cina e Stati Uniti si sono raffreddati con il caso del pallone spia cinese abbattuto sopra i cieli degli Stati Uniti a febbraio scorso, che ha provocato un incidente diplomatico tra Washington e Pechino, già divise su molti punti delle relazioni bilaterali, a comunicare dalla questione di Taiwan.

 

 

«Le relazioni tra i due Paesi sono ancora una volta glaciali», ha scandito il ministro degli Esteri cinese, citato in una nota della diplomazia di Pechino, che non riporta dichiarazioni dell’ambasciatore Usa. «La massima priorità è stabilizzare le relazioni sino-americane, evitare una parabola discendente e prevenire incidenti tra Cina e Stati Uniti» ha detto ancora. Per Qin «non è possibile parlare di comunicazione da un lato e continuare a reprimere e contenere la Cina dall’altro», e occorre rispettare la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina e «gestire correttamente» la questione di Taiwan. Gli Stati Uniti, ha scandito il ministro degli Esteri cinese ribadendo la posizione di Pechino, devono «smettere di sostenere e perdonare le forze separatiste per l’indipendenza di Taiwan», come Pechino definisce l’attuale dirigenza dell’isola, guidata dalla presidente Tsai Ing-wen. Difficile pensare ad un disgelo su queste basi.

 

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