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Trump: c'è Soros dietro il procuratore Bragg. Il Nyt tira fuori le donazioni

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"C'è George Soros dietro alla stretta giudiziaria su Donald Trump". I conservatori e lo stesso ex presidente accusano il procuratore di New York Alvin Bragg che ha incriminato The Donald. "Non ho contribuito alla sua campagna e non lo conosco", ha replicato il magnate ungherese-americano, promotore di campagne liberal-progressiste a livello globale, negando oggi ogni legame con il procuratore che vuole inchiodare Trump per i soldi alla pornostar Stormy Daniels. "Credo che alcuni a destra preferiscano concentrarsi su inverosimili teorie cospirazioniste piuttosto che sulle gravi accuse contro l’ex presidente", ha aggiunto Soros, interrogato in proposito dal portale Semafor.

 

Trump dal canto suo ha dichiarato che Bragg è stato "scelto personalmente e finanziato da George Soros", una affermazione ripresa da molti suoi sostenitori ed esponenti repubblicani. Il miliardario di origine ungherese ha finanziato molte campagne e gruppi progressisti della società civile nel mondo ed è per questo spesso attaccato da esponenti di destra o citato in teorie cospirazioniste. Tuttavia, il New York Times ha rivelato come Bragg sia stato sostenuto finanziariamente nella sua campagna per la carica di procuratore anche da Color of Change, Ong che ha ricevuto corposi finanziamenti proprio da Soros. Il sito PolitiFact inoltre ha scovato contributi diretti a cinque zeri da parte di stretti familiari di Soros a Bragg.

 

Intanto il governatore repubblicano Ron De Santis condanna l’incriminazione diTrump ed afferma che la Florida, dove l’ex presidente è residente, non darà l’assenso ad un’eventuale richiesta di estradizione nello stato di New York "date le circostanze discutibili della questione". "L’uso del sistema giudiziario come un’arma per la propria agenda politica rovescia il sistema giudiziario, non è americano", ha detto l'astro nascente della galassia Gop. "Il procuratore distrettuale di Manhattan, sostenuto da Soros, ha costantemente manipolato la legge per scagionare condotte criminali, ma ora invece ne abusa per colpire un avversario politico", ha aggiunto il governatore repubblicano considerato il principale avversario di Trump nelle prossime primarie. 

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