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Donald Trump, pronta la vendetta: "Se incriminato morte e distruzione"

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Angela Bruni
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«Se mi arrestano sarà morte e distruzione». A lanciare il messaggio incendiario è stato ieri l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il procuratore di Manhattan Alvin Bragg potrebbe infatti incriminarlo per via dei 130mila dollari consegnati, attraverso un avvocato, alla pornostar Stormy Daniels affiché non dicesse nulla sulla loro relazione sentimentale. «Tutti sanno che non è stato commesso nessun reato», ha scritto Trump sul social network Truth. «E sanno che la potenziale morte e distruzione in questa accusa falsa potrebbe essere catastrofica per il nostro Paese». Chi lo accusa, ha proseguito Trump, è «solamente un degenerato psicopatico che odia profondamente gli Usa».

The Donald ha affermato che sarebbe stato arrestato martedì scorso, per invitare i sostenitori a scatenare rivolte. Ma ciò non è accaduto. Il Gran giurì di Manhattan chiamato a decidere sull’incriminazione dell’ex presidente per la vicenda del pagamento in nero all’attrice tornerà a riunirsi lunedì. Ma c’è chi sulla faccenda ha costruito una falsa fotografia dell’arresto. Eliot Higgins, fondatore della piattaforma di giornalismo investigativo Bellingcat, ha usato l’intelligenza artificiale per immaginare i vari momenti della cattura del tycoon.

Su Twitter ha inviato una serie di scatti fake, che hanno raccolto in 48 ore cinque milioni di visualizzazioni. Ritraggono Trump che scappa dagli agenti, in manette, in prigione e la moglie Melania che protesta. «Stavo solo scherzando, pensavo che forse solo cinque persone le avrebbero ritwittate», ha dichiarato Higgins.

E, invece, Internet si è scatenato. Sono fioccate le polemiche sull’uso dell’intelligenza artificiale per creare e diffondere fake news. Da metà gennaio il Gran giurì sta studiando i documenti presentati dalla Procura su Trump. E il procuratore Bragg accusa i deputati repubblicani alla Camera dei Rappresentanti di interferire nell’inchiesta dopo che tre commissioni parlamentari hanno preteso la consegna dei fascicoli dell’indagine.

Sempre il procuratore ha affermato che Trump ha creato la «falsa aspettativa» di un arresto imminente per esortare gli americani alla rivolta. A Mar-a-Lago, in Florida, dove il tycoon vive dal 2021, e a New York, dove si svolge l’inchiesta, sono state prese misure di sicurezza per contenere possibili atti di violenza da parte dei sostenitori dell’ex presidente. Trump avrebbe dichiarato ai collaboratori che vuole presentarsi ammanettato in tribunale qualora verrà davvero incriminato per galvanizzare la base elettorale in vista della candidatura alle «primarie» per le presidenziali del 2024.

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