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Nord Stream, Lavrov minaccia l'Occidente: se bloccano le indagini risponderemo

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Ancora alta tensione tra Cremlino e Occidente. Questa volta oggetto del contendere è l'indagine sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream. Il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, ha minacciato di rispondere all'Occidente se le indagini verranno bloccate. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un intervista al programma televisivo "Big One" come riporta l’agenzia Tass. «Non voglio minacciare o insinuare nulla ma so solo che questo palese attacco terroristico non resterà senza indagine - ha detto Lavrov - e se verrà bloccata un’indagine obiettiva, imparziale e trasparente, ovviamente penseremo a come rispondere all’Occidente». Lavrov ha anche affrontato il tema delle recenti proteste anti-Russia in Georgia. Le manifestazioni contro il disegno di legge sugli "agenti stranieri" sono «molto simili al Maidan a Kiev», ovvero la protesta a favore dell’Europa che si svolse nella capitale ucraina nel 2014. L'ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un'intervista al programma televisivo "Big One", come riporta l’agenzia Tass.

 

 

 

Come spesso accade, però, di fronte a una chiusura c'è subito notizia di una parziale apertura. Come nel caso del colloquio col segretario di Stato americano Blinken. «Abbiamo parlato in modo costruttivo, senza alcuna emozione. Ci siamo stretti la mano sia all’incontro che alla separazione. È stata una conversazione normale». Con queste parole il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha riferito del suo colloquio con il segretario di Stato americano Anthony Blinken a margine del G20 a Nuova Delhi. Ma, secondo Lavrov, questo colloquio «dimostra ancora una volta quanto siamo caduti in basso nella nostra diplomazia multilaterale, se un incontro naturale a margine, di cui ce ne sono stati centinaia, viene ora visto come una sorta di motivo per chiedersi se si tratta di una svolta o meno, se c’è qualche speranza che i dialoghi vengano ripristinati». «È un peccato, è triste», ha aggiunto Lavrov.

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