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Gli Stati Uniti rispondono alle minacce cinesi: non vogliamo conflitti

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Cina-Usa ad alta tensione. I rapporti tra le due superpotenze si fanno sempre più in salita. Al centro del dibattito la guerra in Ucraina, Taiwan lo scontro sui presunti palloni spia cinesi. Nelle ultime ore ci sono state dichiarazioni da parte di Pechino che hanno inasprito ulteriormente il clima e gli Stati Uniti stanno cercando di gettare acqua sul fuoco. Gli Usa vogliono avere con la Cina una «competizione strategica» e «non cercano il conflitto». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, riguardo alle ultime bellicose dichiarazioni giunte da Pechino.

 

 

 

Ma cosa avevano detto le autorità cinesi? La Cina ha avvertito gli Stati Uniti di smettere di cercare di contenere e reprimere Pechino per evitare un conflitto che diventerebbe «inevitabile» e che avrebbe conseguenze «catastrofiche». Il declino nei rapporti tra le due grandi potenze è stato al centro della conferenza stampa del ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, che ha lanciato avvertimenti a Washington su tutti gli aspetti delle relazioni bilaterali: dalla questione di Taiwan alla guerra in Ucraina, puntando, infine, il dito contro gli Usa per l’incidente diplomatico innescato dalla crisi del pallone spia cinese abbattuto al largo delle coste del South Carolina il mese scorso. Qin ha parlato a margine dei lavori della sessione plenaria dell’Assemblea Nazionale del Popolo, l’organo legislativo del parlamento cinese, da cui è atteso il rinnovo della classe dirigente cinese e la riconferma di Xi Jinping al vertice dello Stato con l’inizio del terzo mandato come presidente cinese.

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