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Emergenza migranti, Germania valuta restrizioni per le navi Ong

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Problema migranti sul tavolo di tutte le nazioni d'Europa. Il flusso dei migranti crea ripercussioni a catena e non è possibile non fare i conti con questa emergenza epocale. Il governo tedesco sta valutando misure che potrebbero rilevarsi restrittive per le navi delle Ong battenti bandiera tedesca. È l’emittente tedesca Ard a rivelare che il ministero federale dei Trasporti, guidato dal liberale Volker Wissing, «sta pianificando di inasprire l’ordinanza sulla sicurezza delle navi» in un modo che potrebbe avere conseguenze sulle operazioni di «soccorso marittimo nel Mediterraneo».

La bozza del disegno di legge del ministero dei Trasporti, una cui copia è stata ottenuta appunto dall’emittente, precisa che navi che svolgono «attività politiche e umanitarie o con scopi idealistici compatibili» non dovrebbero essere più considerate da diporto. La conseguenza di questa misura, ancora a livello di bozza, sarebbe quindi un aumento dei costi per le navi, per tecnologia aggiuntiva e diverse condizioni assicurative. Ad essere «particolarmente colpite», riferisce ancora il sito di Ard, sarebbero le imbarcazioni più piccole, quelle che possono muoversi più rapidamente per i salvataggi in mare.

 

 

 

Ard ha raccolto già le proteste delle Ong per la possibile adozione di questo nuovo regolamento che comporterebbe per loro costi in alcuni casi insostenibili. L’emittente sottolinea, inoltre, come il progetto del ministro Wissing possa apparire in contraddizione con l’accordo alla base della "coalizione semaforo" - socialdemocratici, verdi e liberali - che regge il governo di Olaf Scholz in cui si afferma che «il salvataggio civile in mare non va ostacolato». Interpellato da Ard, il ministero afferma che «il progetto non mira a ostacolare i soccorsi privati nel Mediterraneo» ma a «garantire il loro lavoro».

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