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Russia contro carri armati tedeschi, Putin tuona: "Sappiamo come rispondere"

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Nel giorno in cui l'Esecutivo Ue si reca a Kiev, Putin torna ad attaccare l'Occidente per il suo sostegno all'Ucraina. Bruxelles vorrebbe varare un nuovo pacchetto di sanzioni, il decimo, prima dell'anniversario dell'inizio del conflitto del 24 febbraio. Ad annunciarlo è la stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, giunta all'alba nella capitale ucraina assieme a 15 commissari.

La Russia è di nuovo minacciata da carri armati tedeschi, in questo caso i Leopard sul suolo dell'Ucraina, è stata l'accusa lanciata dal presidente russo, parlando a un concerto a Volgograd in occasione dell'80esimo anniversario della vittoria sovietica sulle forze naziste nella battaglia di Stalingrado. E ha puntato il dito contro i tentativi di trascinare l'Europa, compresa la Germania, in una guerra con la Russia. "Putin prova a negare l'esistenza dell'Ucraina, ma quello che rischia invece è il futuro della Russia", ha rimarcato von der Leyen, svelando che Mosca sta perdendo 160 milioni di euro al giorno per mancate entrate petrolifere.

Per la numero Uno dell'Esecutivo Ue si tratta della quarta visita nel Paese martoriato dalla guerra, mentre per la prima volta si è svolto in formato inedito una riunione congiunta tra il Collegio dei commissari e il governo ucraino, quasi a voler indicare visivamente il supporto, anche di assistenza politica e tecnica, non solo alla lotta contro l'aggressore, ma anche nel percorso di riforme che accompagneranno l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea. A margine dell'incontro, la presidente ha annunciato un nuovo pacchetto di assistenza da 450 milioni di euro per il 2023. Ciò porta a circa 50 miliardi di euro il sostegno totale finora messo a disposizione dell'Ucraina dall'inizio della guerra della Russia da parte dell'Ue, dei suoi Stati membri e delle istituzioni finanziarie europee. Il presidente Putin si è detto fiducioso della vittoria russa, e si è scagliato ancora una volta contro "l'ideologia del nazismo nella sua veste moderna" che "sta di nuovo creando minacce dirette alla sicurezza del nostro Paese".

L'Ue, invece, appare sempre più determinata ad andare avanti nel sostegno a Kiev. Oggi il Consiglio Ue ha approvato una nuova tranche da 500 milioni per il rimborso degli aiuti militari a Kiev, che porta lo stanziamento totale a 3,6 miliardi. Non solo: verranno formati nella missione di addestramento Ue altri 15mila soldati ucraini sul territorio europeo, per un totale di 30mila, ha annunciato l'Alto rappresentante Josep Borrell. Da Bruxelles, che ha annunciato altri 2400 generatori e 35 milioni di lampadine Led, si vuole accelerare anche sul processo di adesione. Per il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il 2023 "dovrebbe essere il momento in cui non ci sarà più alcun ostacolo all'avvio dei negoziati per la piena adesione", mentre proprio oggi, qui al Parlamento europeo, gli eurodeputati hanno votato una risoluzione che chiede di "adoperarsi per l'avvio dei negoziati di adesione e sostenere una tabella di marcia che delinei le prossime tappe" per l'ingresso nel mercato unico dell'Ue.

Intanto l'Ue, sta esplorando con i partner la possibilità di utilizzare gli asset pubblici della Russia per la ricostruzione dell'Ucraina mentre i procuratori Ue e ucraini stanno lavorando assieme per far pagare i responsabili dei crimini di guerra. "Stiamo raccogliendo prove e come primo passo sono lieta di annunciare che un centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione in Ucraina sarà istituito a L'Aia", ha affermato la presidente della Commissione. Domani sarà la volta del summit Ue-Ucraina, sempre a Kiev, tra i vertici Ue e quelli ucraini.

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