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Arriva il libro del principe Harry: si consumerà la rottura definitiva con William

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‘Spare - Il minore’, l’attesissimo memoir del principe Harry potrebbe far calare una pietra tombale sulle già molto fredde relazioni del duca di Sussex con il fratello, il principe William. È quanto ha rivelato a The Times una fonte che è a conoscenza dei suoi contenuti, una fonte che non esclude una rottura definitiva tra i due dopo l’uscita del libro. «In generale, penso che il libro sarà peggio di quanto la Famiglia Reale si aspetti», ha raccontato. «Tutto è messo a nudo. Carlo ne esce meglio di quanto mi aspettassi, ma è dura per William, in particolare, e persino Kate riceve un pò di bordate. Ci sono dettagli minuti e una descrizione della lotta tra i fratelli. Personalmente non riesco a vedere come Harry e William potranno riconciliarsi» dopo la pubblicazione. Il libro sarà pubblicato in contemporanea mondiale il 10 gennaio.

 

 

Quattrocentosedici pagine dal titolo provocatorio (‘Spare’ gioca sul doppio senso di ‘minore’ anche come ‘riserva’, ‘ruota di scorta’ dell’erede al trono) il libro - c’è da scommettere - sarà uno dei grandi successi editoriali del 2023: da quando è ordinabile, nell’ottobre scorso, è in cima alle classifiche Amazon sia nel Regno Unito che in Usa. Il ghostwriter ha già scritto molto sulla difficoltà delle relazioni familiari: è JR Moehringer, 57 anni, uno degli autori di maggior risonanza nel suo genere. Il suo primo successo ‘The Tender Bar’, il suo libro di memorie, è il racconto del matrimonio infelice dei suoi genitori, con un padre assente e che a volte picchiava la madre. Ma il suo lavoro più noto come ghostwriter è stato l’autobiografia di Andre Agassi, ‘Open’. È lui dunque che ha fatto il ritratto di Emmanuel Agassi, il padre-padrone che aveva attaccato una pallina da tennis sulla culla di Andre, l’uomo sacrificò quattro figli alla rincorsa del successo (e solo con il quartogenito gli è riuscita l’impresa di creare il campione) e che prese un martello e buttò il figlio in un fiume quando Andre, ancora adolescente, ottenne solo il secondo posto in un torneo. ‘Open’ non risparmia nulla. Resta da capire quanto ‘Spare’ sarà imbarazzante. 

 

 

Harry ha già raccontato (o lasciato intuire) molto di sé: della sua infanzia difficile, con un padre affettivamente distante e una madre amatissima, ma persa in tenera età; dei problemi avuti con l’alcool e la cannabis; della relazione con il fratello, prima quasi simbiotica, poi più fredda e distante; di come si sia ritrovato con Meghan, ma con lei abbia sofferto gli atteggiamenti razzisti di alcuni membri della sua famiglia; di come sia rimasto molto ferito dal non poter indossare l’uniforme militare al funerale della regina. Ma ci potrebbero essere altre sorprese. Pare che abbia chiesto alcune modifiche all’ultimo minuto, dopo la morte della nonna, Elisabetta II. Moehringer avrebbe contattato diversi amici di Harry per documentarsi (tra gli altri, le sue ex fidanzate) anche se probabilmente molti si sono rifiutati di parlare. Harry, che leggerà lui stesso l’audiolibro, ha donato parte dei proventi a enti di beneficenza tra cui Sentebale, un’organizzazione che ha co-fondato in memoria della madre, Lady Diana, per aiutare i bambini e i giovani in Lesotho e Botswana colpiti dall’Hiv/Aids. E ha pianificato un importante battage pubblicitario per promuoverlo. Alla vigilia dell’uscita duca rilascerà infatti due importanti interviste: una nel Regno Unito per Itv, a Tom Brady, che lo conosce da vent’anni ed è stato il giornalista che, con il suo documentario, ha rivelato al mondo i problemi mentali di Meghan. L’altra ad Anderson Cooper, uno dei volti più famosi della tv statunitense, in qualche modo anche lui un ‘re’, visto che è un rampollo dei Vanderbilt. 

 

 

E la Famiglia Reale? Per ora, ha fatto finta di niente. Nessuna reazione al polemico documentario ‘Harry e Meghan’, si sa già che ha intenzione di invitare la coppia all’incoronazione di re Carlo, il 6 maggio, a Londra. Come ha detto qualcuno, «non c’è nulla da guadagnare dal lavare i panni della Famiglia reale in pubblico». 

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