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Ucraina, pioggia di missili russi in Donbass. "Usate granate chimiche"

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Le truppe russe sono tornate a sferrare pesanti attacchi nelle regioni di Donetsk e Luhansk nel Donbass. Lo Stato maggiore delle forze ucraine ha fatto sapere che sono stati respinti attacchi russi vicino a 17 diversi insediamenti. Inoltre i russi hanno lanciato dieci attacchi missilistici, 16 attacchi aerei e più di 30 attacchi utilizzando sistemi di razzi a lancio multiplo sulle posizioni delle forze armate ucraine e sulle aree popolate lungo la linea di contatto. I missili russi hanno colpito le infrastrutture civili negli insediamenti di Shevchenkove nella regione di Kharkiv e Kramatorsk nella regione di Donetsk. Attacchi che hanno causato la morte di almeno tre civili, e danneggiato altre strutture critiche, con conseguenti problemi sulla rete elettrica. Sono oltre 500, infatti, le località in otto regioni ucraine che sono sprovviste di alimentazione elettrica, come viceministro degli affari interni ucraino Yevgeny Enin.

 

Gli attacchi alle infrastrutture e sulla popolazione civile sono stati definiti "barbari" dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, secondo cui il presidente russo Vladimir Putin sta usando "l'inverno come un'arma", dopo non essere riuscito ad ottenere successi sul campo di battaglia. Putin "sta cercando di usare l'inverno come un'arma, di spegnere la luce, spegnere il riscaldamento, immergere il popolo ucraino nell'oscurità e nel freddo proprio nel momento in cui stanno arrivando i mesi invernali. Questo è veramente barbaro", ha commentato Blinken.

 

Kiev, intanto, ha denunciato l'utilizzo di armi chimiche proibite dalla Convenzione di Ginevra da parte dei russi. In particolare, le forze navali ucraine hanno riferito che le truppe russe hanno usato granate lacrimogene alla clorpicrina K-51 di fabbricazione sovietica, lanciate sui soldati ucraini tramite i droni. Un'altra denuncia nei confronti dell'esercito di Mosca è arrivata da parte dell'attivista e avvocato ucraino Sergiy Sternenko, secondo cui dei civili sono stati giustiziati pubblicamente nel Luhansk. Se accertato, l'episodio sarebbe uno di quei crimini di guerra per cui la Russia potrebbe essere ritenuta responsabile. Secondo il Guardian, infatti, sta circolando all'Onu una bozza di risoluzione per un tribunale in stile Norimberga che potrebbe ritenere la leadership russa responsabile di crimini di guerra in Ucraina.

 

Nel frattempo, si fa sempre più consistente quella parte dei cittadini russi contrari alla guerra. Come riportato dall'intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito, il "sostegno dell'opinione pubblica russa alla 'operazione militare speciale' sta calando in modo significativo". Secondo gli 007 britannici "il conflitto è diventato sempre più tangibile per molti russi, fin dalla 'mobilitazione parziale' del Settembre 2022" e "mantenere anche la tacita approvazione alla guerra tra la popolazione rischia di essere sempre più difficile per il Cremlino". Per questo motivo "è improbabile che la Russia raggiunga dei successi sul campo di battaglia nei prossimi mesi", ha spiegato ancora l'intelligence britannica nel suo report.

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