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Guerra dell'energia, la Russia non accetterà il price cap al petrolio

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Ancora tensione alle stelle sul prezzo del petrolio. La guerra in Ucraina non si combatte soltanto sui campi di battaglia ma le sue ripercussioni arrivano anche e soprattutto sul fronte energetico. Mosca, infatti, non accetterà un prezzo massimo per il petrolio russo. Mentre l’analisi di questa situazione è in corso, le autorità riferiranno su ulteriori decisioni basate sui suoi risultati, ha detto ai giornalisti Dmitry Peskov, addetto stampa del presidente della Federazione Russa. «Ora stiamo analizzando. Sono stati fatti alcuni preparativi per un tale massimale. Non accetteremo questo massimale e come sarà organizzato il lavoro, dopo l’analisi, che sarà rapidamente effettuata, riferiremo», ha riferito il portavoce del Cremlino.

 

 

 

Venerdì scorso i Paesi dell’Ue hanno concordato un prezzo massimo regolabile per il petrolio russo, fornito via mare, a 60 dollari al barile, e poi la decisione dovrà essere approvata dal Consiglio dell’Ue. Misure simili sono state annunciate dai Paesi del G7 e dall’Australia.

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