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“La guerra coinvolgerà la Nato”. La sentenza del politologo Bremmer: Putin sempre più pericoloso

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Ian Bremmer, 52 anni, politologo e presidente del centro studi Eurasia Group, non vede un futuro roseo in merito alla guerra che si sta combattendo tra Ucraina e Russia. “Vedo molti preparativi in corso per un inverno pieno di rischi. Vladimir Putin è sempre più arrabbiato e quindi sempre più pericoloso. Ora aumentano le probabilità che la guerra possa investire qualche Paese della Nato” la fosca profezia dell’esperto in un’intervista al Corriere della Sera.

 

 

“I russi si stanno sempre più rendendo conto che gli europei sono ancora decisamente compatti, nonostante le difficoltà economiche. I prezzi del gas stanno scendendo. È chiaro che tutto ciò stia facendo innervosire, arrabbiare sempre di più Putin. E questo si riflette sul fronte diplomatico, ma credo che cominceremo a vederne gli effetti anche sul piano militare. Temo che - spiega Bremmer - la guerra investa qualche Paese della Nato. Sono in corso molti preparativi sul piano militare. La Russia potrebbe lanciare un allarme falso, grottesco, sostenendo che l’Ucraina sia sul punto di usare una ‘bomba sporca’. Putin - sottolinea lo statunitense - potrebbe allora dare il via ad attacchi unilaterali contro infrastrutture strategiche in Europa, come le dorsali delle telecomunicazioni o gli stessi gasdotti. Ci potrebbero essere molte incursioni cibernetiche o azioni di sabotaggio sul campo”.

 

 

Il politologo non trova neanche uno spunto di ottimismo, anche alla luce del sabotaggio al gasdotto Nord Stream: “Penso che siano aumentate in modo significativo le possibilità che il conflitto possa uscire dai confini dell’Ucraina”.

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