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Ursula von der Leyen: acquisti comuni di gas contro i ricatti di Putin

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Ursula von der Leyen sottolinea l'importanza di arrivare ad acquisti comuni del gas a livello europeo. Tutto questo riuscirà ad abbassare i prezzi e a garantire stabilità all'interno dell'intero sistema energetico continentale. «Invece di farsi concorrenza a vicenda gli europei dovrebbero comprare il gas insieme - ha confermato von der Leyen nel suo intervento al Parlamento europeo a Strasburgo - Per questo acquisteremo insieme gas a livello Ue. L’aggregazione della domanda sarà obbligatoria per almeno il 15% dei volumi necessari al riempimento degli stoccaggi. E le società coinvolte possono formare un "consorzio di acquisto del gas. Lo facciamo perché abbiamo imparato la lezione. Abbiamo letteralmente visto ad agosto, al culmine della stagione di riempimento, come gli Stati membri si facevano concorrenza a vicenda e i prezzi aumentavano. Possiamo sicuramente essere più intelligenti di così. Quindi mettere in comune la nostra domanda è d’obbligo", ha aggiunto.

 

 

 

E non solo. "Sappiamo che alcuni Stati membri sono più direttamente esposti di altri al gas russo - prosegue von der Leyen - La situazione è particolarmente difficile per i Paesi senza sbocco sul mare dell’Europa centrale. Ma alla fine, nel nostro mercato unico con catene di approvvigionamento altamente integrate, un’interruzione in uno Stato membro ha un impatto enorme su tutti gli Stati membri. Quindi, condividere il gas in una crisi è fondamentale».

In questo modo l'Europa potrà evitare di cadere nella trappola dei ricatti di Putin in Ucraina e nelle altre aree calde del mondo. «Proteggeremo gli europei dall’altra guerra che Putin sta conducendo: la sua guerra alla nostra energia - spiega von der Leyen - So che gli europei sono preoccupati per l’inflazione, per le bollette energetiche, per l’inverno. La migliore risposta al ricatto del gas di Putin è l’unità e la solidarietà europea. In questo spirito la Commissione ha concordato un quadro legislativo solido per affrontare la crisi energetica». 

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