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Regina Elisabetta, cosa prevede il piano London Bridge fino alla proclamazione di Re Carlo

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Poco più di un anno fa il sito Politico aveva diffuso uno dei segreti meglio custoditi da Buckingham Palace, almeno fino ad allora, ossia il piano "London bridge is down", il Ponte di Londra è caduto. Si tratta del lungo e articolato protocollo relativo alla morte del sovrano, tornato d'attualità dopo il peggioramento delle condizioni di salute della regina Elisabetta, sotto controllo medico al castello di Balmoral, in Scozia, dove la famiglia reale è accorsa per stare vicino alla sovrana 96enne. 

 

All'epoca la pubblicazione del piano aveva suscitato lo sdegno dell'opinione pubblica e della Casa Reale, che aveva visto nel "leak" una mancanza di rispetto senza precedenti. Tant'è, ora che il protocollo è praticamente operativo per ogni sviluppo - i conduttori della BBC sono vestiti di nero, nel caso debbano dare il triste annuncio - ed è possibile elencare l'iter del piano. 

Parola d'ordine "London bridge is down": viaggerà su una linea telefonica privata e riservata la comunicazione della morte della regina Elisabetta II. Il suo segretario chiamerà la prima ministra (in questo caso Liz Truss) e pronuncerà solo quella frase che segna l’avvio del protocollo in caso della morte della Regina, che si chiama, per l’appunto, "London bridge is down’" ossia: il ponte di Londra è caduto. Solo dopo saranno informati gli altri: il segretario di gabinetto e alcuni tra ministri e funzionari più anziani. La premier provvederà poi ad annunciare il luttuoso evento all’ufficio del consiglio privato, che coordina il lavoro del governo per conto del monarca. Successivamente, il ministero degli Esteri comincerà a comunicare la notizia ai governi dei 51 Stati membri del Commonwealth delle Nazioni.

 

Sul piano interno, il giorno sarà chiamato ’D-Day’, quelli successivi al funerale ’D+1’, ’D+2’ e così via. Solo in un secondo momento, sarà rilasciata una nota stampa. I primi a riceverla saranno le redazioni dell’agenzia di stampa Press Association che comunicherà al mondo intero della morte della Regina. La Bbc, a reti unificate dopo aver interrotto qualsiasi altra trasmissione, sarà sintonizzata sul canale all news per seguire gli eventi. Gli anchormen saranno vestiti di nero, in segno di lutto. Nelle radio commerciali, i vari speaker verranno avvisati della morte di Elisabetta con una luce blu che lampeggerà a intermittenza. A quel punto verrà data la linea ai radiogiornali e sulle stazioni verrà trasmessa solo "musica inoffensiva". Subito dopo l’annuncio, un domestico vestito a lutto appenderà un cartello listato a lutto con la notizia della morte della Regina alle porte di Buckingham Palace e allo stesso tempo anche il sito ufficiale del Palazzo Reale mostrerà la stessa notizia. Lo stesso accadrà per tutte le pagine dei social media dei dipartimenti del governo che cambieranno anche le loro immagini del profilo con il loro stemma dipartimentale.

Il Parlamento sarà richiamato immediatamente e se possibile si riunirà entro un’ora per ascoltare il messaggio rivolto dal primo ministro alla Camera dei Comuni. Il Consiglio di Successione si riunirà il giorno successivo alla morte della sovrana per proclamare a tutti gli effetti la successione del nuovo monarca, che in questo caso è il principe Carlo. La sua proclamazione verrà letta al St. James’ Palace e al Royal Exchange nella City di Londra, quindi saranno sparate 41 salve di cannone da Hyde Park. Il parlamento stesso si riunirà nuovamente in serata per giurare fedeltà al nuovo sovrano. Anche per lo spostamento della bara sono stati predisposti diversi piani.

 

Al momento la Regina è a Balmoral, in Scozia. Il protocollo prevede, qualora dovesse morire là, che il feretro venga esposto nella Cattedrale di Edimburgo e successivamente trasportata tramite il "Treno Reale" a Buckingham Palace. Le alternative contemplate prevedono per esempio che se Lilibeth dovesse morire a Sandringham House o presso il Castello di Windsor, la bara sarebbe trasportata tramite autovettura a Buckingham Palace entro un paio di giorni. Se invece il decesso dovesse avvenire all’estero la sua bara sarebbe riportata in patria dal 32º Squadrone della RAF e atterrerebbe presso l’aeroporto militare di Northolt, nei pressi di Londra, per essere poi trasportata tramite autovettura a Buckingham Palace. Per quattro giorni il feretro sarà esposto nella sala del trono del palazzo, per poi essere trasportato presso Westminster Hall ed esposto al pubblico per altrettanti quattro giorni.

Il funerale di Stato, celebrato dall’arcivescovo di Canterbury, dovrà tenersi nove giorni dopo la morte della sovrana presso l’Abbazia di Westminster; quando la salma giungerà in chiesa tutto il Paese dovrà osservare il silenzio. A seguito delle esequie la salma sarà trasportata fino al Castello di Windsor dove sarà sepolta in una tomba pre-realizzata nella Cappella di San Giorgio, dove verrà interdetto l’accesso alla stampa. Il piano prevede come ultimo passo che il figlio Carlo lasci cadere una manciata di terra sulla bara da una coppa d’argento. Dai tempi della regina Vittoria, ossessionata dal rituale del proprio funerale, i sovrani e i loro parenti più stretti sono però sempre stati consultati sul cerimoniale previsto per la loro scomparsa con un nome in codice: quello per Giorgio VI era ’Hyde Park Corner’, quello per la Regina Madre Elizabeth, che venne poi usato per Lady Diana, era ’Tay Bridge'. 

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