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Mario Draghi in Israele incontra Bennet e spinge per l'Ucraina nella Ue. Il piano sul gas

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"L'Italia sostiene e continuerà a sostenere in maniera convinta l'Ucraina, il suo desiderio di far parte dell'Unione Europea". Mario Draghi è a Gerusalemme e ha appena incontrato il primo ministro israeliano Naftali Bennet ma è ancora una volta la situazione in Ucraina a dettare la scaletta delle priorità. Il premier, in vista della missione a Kiev di giovedì con Emmanuel Macron e Olaf Scholz, continua a spendersi in prima persona perché "si giunga quanto prima a un cessate il fuoco e a negoziati di pace nei termini - è la sottolineatura - che l'Ucraina riterrà accettabili".

Il presidente del Consiglio conta molto sulla mediazione del Governo israeliano, che ha buone relazioni sia con l'Ucraina che con la Russia e insiste anche perché si arrivi rapidamente ad una soluzione della crisi del grano: "Dobbiamo operare con la massima urgenza dei corridoi sicuri - ribadisce - Abbiamo pochissimo tempo, perché tra poche settimane il nuovo raccolto sarà pronto e potrebbe essere impossibile conservarlo".

Con Bennet, Draghi parla anche di energia. Il primo ministro israeliano si dice pronto "ad aiutare l'Ue e l'Italia con il gas naturale" presente nel Paese, dando così "una buona notizia al mondo". L'inquilino di palazzo Chigi, dal canto suo, racconta al suo omologo le politiche economiche adottate per calmierare i prezzi dell'energia, raccogliendo l'interesse di Bennett per la tassa sugli extraprofitti. "Ne voglio sapere di più - dice - questi sono tempi davvero eccezionali". Non solo. La ministra dell'energia, Karine Elharrar-Hartstein, anche lei presente al pranzo, è alla ricerca di investimenti da parte di aziende italiane e europee, in particolare sul fronte dell'esplorazione di gas. "Vogliamo cooperare anche sul fronte delle rinnovabili, ad esempio sull'idrogeno verde. Ho scritto al ministro Cingolani per incontrarlo, spero ci possa essere presto un memorandum of understanding", dice.

C'è pure il tempo per parlare di politica. La maggioranza che sostiene Bennett è in bilico e il primo ministro di Tel Aviv ringrazia pubblicamente Draghi "per i consigli" dati, data la sua "grande esperienza". "Sia io che te siamo arrivati al governo in modo insolito e guidiamo governi insoliti e abbiamo aiutato i nostri Paesi a ritrovare la stabilità economica e siamo determinati a proseguire per la prosperità dei nostri popoli", aggiunge. Il rapporto tra i due si è molto consolidato durante la pandemia. "Costante" lo scambio di informazioni tra i due Governi in fatto di vaccini e strategie di contenimento dei contagi, "anche via WhatsApp" e ora Bennett tesse le lodi dell'ex presidente Bce. "Ora che Angela Merkel è andata via, l'Europa ha bisogno di una leadership forte e responsabile" dice.

Draghi ringrazia, rivendica l'impegno messo in campo dall'Italia contro l'antisemitismo e prova a rilanciare il processo di pace con la Palestina. Nel pomeriggio, infatti, da Ramallah, dopo l'incontro con il primo ministro Mohammad Shtayyeh, si dice al lavoro per il dialogo. "Dobbiamo continuare a lavorare per ridurre le tensioni, a tutti i livelli. E dobbiamo restare uniti nel condannare la violenza e difendere i diritti umani, civili e religiosi".

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