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Guerra in Ucraina, dalla Nato stuzzicano ancora Vladimir Putin: “Pace possibile solo se si ferma”

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Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel suo intervento ai Dialoghi di Kultaranta in Finlandia, ha messo tutta la responsabilità di una tregua tra Russia ed Ucraina sulle spalle di Vladimir Putin: “La pace è possibile. La domanda è che tipo di pace? Perché se l’Ucraina ritirerà le sue forze e smetterà di combattere, l’Ucraina cesserà di esistere come nazione indipendente e sovrana in Europa. Se il presidente Putin smette di combattere, allora avremo la pace. Quindi il dilemma è, ovviamente, che la pace è sempre possibile. La resa può fornire pace. Ma come abbiamo visto, gli ucraini non accettano la pace a ogni prezzo. In realtà sono disposti a pagare un prezzo molto alto per la loro indipendenza”. 

 

 

“Non spetta a me - continua Stoltenberg - giudicare quale prezzo alto dovrebbero essere disposti a pagare gli ucraini. Voglio dire, paghiamo un prezzo perché forniamo supporto, vediamo gli effetti economici delle sanzioni economiche. Ma non ci sono dubbi che ogni giorno gli ucraini pagano il prezzo più alto. E quindi spetta a loro giudicare, non a me, qual è il prezzo che sono disposti a pagare, per la pace e per l’indipendenza? Quindi, questo è, in un certo senso, il dilemma morale. La pace è possibile, ma la domanda: quanto sei disposto a rinunciare a pagare per ottenere quella pace? Il modo migliore in assoluto per raggiungere la pace in Ucraina è che - sottolinea il dirigente Nato - il presidente Putin metta fine a questa guerra insensata”. 

 

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