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Mossa di Putin sul grano ucraino: offriamo i porti di Berdyansk e Mariupol, stiamo sminando

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Il presidente russo Vladimir Putin offre la soluzione per superare il blocco del grano in Ucraina, alle sue condizioni. "I porti del Mar d’Azov, Berdyansk e Mariupol, sono sotto il nostro controllo, siamo pronti a garantire un’esportazione senza problemi di grano ucraino attraverso quei porti", ha detto il capo del Cremlino in un'intervista al canale Rossiya-1, come riporta l’agenzia di stampa russa Interfax. "Stiamo finendo i lavori di sminamento. Le truppe ucraine avevano piantato tre strati di mine lì, e questo lavoro è quasi finito. Creeremo la logistica necessaria", ha aggiunto lo Zar. 

 

Putin ha sottolineato, però, come la via più semplice per esportare il grano ucraino è attraverso il territorio della Bielorussia: "È il modo più facile e più economico, ma per questo è necessario rimuovere le sanzioni alla Bielorussia", ha detto il presidente russo. Putin è tornato a puntare il dito contro i Paesi occidentali ribaltando le accuse: "I nostri partner hanno commesso loro stessi un mucchio di errori e ora cercano qualcuno da incolpare. E, naturalmente, il candidato che meglio si presta è la Russia".

 

Il riferimento ovviamente è alle sanzioni scattate, con gradualità, dopo l'invasione dell'Ucraina. Per Putin Europa e Stati Uniti hanno adottato misure che hanno esacerbato la situazione di crisi nel settore alimentare e dei fertilizzanti ed ha ricordato che la Russia rappresenta circa il 25% del mercato mondiale della produzione di fertilizzanti. "E per quanto riguarda i fertilizzanti di potassio, come mi ha detto il presidente bielorusso Alexander Griroryevich Lukashenko, Russia e Bielorussia hanno il 45% del mercato globale. È una quantità enorme". "Non appena è diventato chiaro che non ci sarebbero stati i nostri fertilizzanti sul mercato mondiale, i prezzi sia dei fertilizzanti sia degli alimenti sono immediatamente saliti, poiché non ci sono fertilizzanti e non ci saranno quantità necessarie di prodotti agricoli". "Una cosa innesca l’altra, ma la Russia non c’entra niente" è la versione di Putin. 

 

Lo Zar venerdì 3 giugno  ha ricevuto il capo dell'Unione Africana, in rappresentanza dei Paesi più in difficoltà per la stretta su grano e fertilizzanti. Il presidente senegalese Macky Sall a Sochi, ha esortato Putin a "prendere coscienza che i nostri Paesi, anche se lontani dalla guerra, sono vittime a livello economico" del conflitto. A termine del colloquio si è detto "rassicurato" dalle parole del presidente russo. 

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