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Controcorrente, Toni Capuozzo demolisce la politica: “Previsioni del tutto sbagliate su guerra e armi”

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Va avanti l’agonia dell’Ucraina e si teme che il paese possa soccombere. La considerazione viene girata a Toni Capuozzo, giornalista ed inviato di guerra, tra gli ospiti della puntata del 29 maggio di Controcorrente, talk show di Rete4 condotto da Veronica Gentili, che analizza così la situazione: “Le guerre non hanno mai dei percorsi così lineari, l’unica certezza che ho io è non ho mai visto una guerra finire come era stata pensata all’inizio. Il resto si tratta di raccontarla con il massimo possibile di obiettività rispetto agli sviluppi militari non bisogna usare termini come ritirate tattiche, evacuazione, quando il termine è arretramento o resa. Quello che mi sembra chiaro sul piano politico internazionale e su quello nostro locale c’è un indebolimento della classe politica, di un parlamento tutto che ha votato l’invio di armi per la guerra rispetto ad una domanda ‘La situazione di adesso sul terreno che cosa ci porta a dire? Dobbiamo dare più armi? Dobbiamo impegnarci in una guerra di lunga durata?’”.

 

 

“La prospettiva sul campo di un ritiro dei russi ai confini storici, quelli di prima del 2014, appare più lontana e torniamo al problema delle mediazioni difficili se da una parte dai armi. Non sta andando - si arrabbia Capuozzo - per niente come ci avevano detto che sarebbe andata 15 o 20 giorni fa”. La guerra in Ucraina rischia di evidenziare le divergenze dell'Europa? È l'altra domanda a Capuozzo di Gentili: "In Afghanistan i talebani ci dicevano 'voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo'. Alla fine hanno avuto ragione loro. Sta già succedendo, Boris Johnson sta conducendo una sua guerra personale, Francia e Germania hanno dei toni tutti loro, a cominciare da Emmanuel Macron. L'Italia è tra i paesi che hanno un profilo più disciplinato e ubbidiente. Però - conclude il giornalista - hanno tirato fuori questo piano di pace, io sono contento che l'abbiano fatto, anche se è un libro dei sogni che è stato deriso da una parte e dall'altra, ma almeno ci hanno provato. L'Europa è già divisa secondo me".

 

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