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Quarto Grado, il Battaglione Azov è destinato ad essere spazzato via: aspettano solo di morire

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Yulya Fedosiuk, moglie di un soldato imprigionato nell'acciaieria Azovstal a Mariupol, racconta l’esperienza che sta vivendo nel corso dell’edizione del 13 maggio di Quarto Grado, programma televisivo del venerdì sera di Rete4 condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. “In questo momento mio marito è in uno stato d’animo terribile, aspetta di morire da un momento all’altro. Nell’acciaieria non sperano più in una soluzione diplomatica” spiega Fedosiuk, moglie di uno dei componenti del Battaglione Azov, ultimo baluardo contro la conquista totale della città ucraina da parte dei russi.

 

 

La testimonianza poi prosegue, parlando anche della spedizione in Vaticano per l’incontro con il Pontefice, in prima linea per la pace: “L’ultima cosa che mi ha scritto è ‘Che cosa succede fuori? Che cosa dicono di questa situazione? Io gli ho risposto che ci sono dei tentativi da parte della Turchia di salvarli e che il Papa ha accettato di aiutarci. Ha parlato con un Cardinale e ha detto che portarli fuori dall’acciaieria è possibile. Il problema è la Russia e Vladimir Putin, lui non permette che vengano rilasciati. Il Papa ci ha trattati molto bene, non speravamo nemmeno di avere la possibilità di parlare con lui, pensavamo che al massimo ci avrebbe stretto la mano, invece ci ha accolto e ascoltato tutto ciò che avevamo da dirgli. Gli abbiamo mostrato le foto che ci erano appena arrivate dei feriti dell’Azovstal, persone con gli arti amputati, con ferite gravissime, sono volti disperati che chiedono aiuto. Gli abbiamo detto che la situazione lì è drammatica, stanno finendo anche i viveri e l’acqua. Gli abbiamo chiesto - conclude la donna ucraina - di aiutarci e di fare da mediatore per un corridoio umanitario che li porti in salvo, le sue parole di conforto ci hanno fatto capire che è molto vicino umanamente e spiritualmente alla situazione e proverà ad aiutarci”.

 

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