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Invitare i giornalisti russi in tv? Tutti i rischi secondo la giurista: violazione delle sanzioni dell'Europa

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La giurista e funzionaria della Consob, Vitalba Azzolini, spiega perché invitare i giornalisti russi in tv può essere una violazione delle sanzioni nei confronti della Russia. L’esperta è ospite della puntata del 4 maggio di Otto e mezzo, il talk show di La7 condotto da Lilli Gruber, che legge in studio il resto delle precedenti analisi della Azzolini prima di passarle la parola: “Non ha alcun senso invitare nelle tv italiane giornalisti filo-Putin perché tanto non raccontano la verità e non rispondono sinceramente”. “In uno dei primi pacchetti di sanzioni - spiega la giurista - che sono state adottate dall’Unione europea verso la Russia c’è stato anche il blocco di due emittenti controllate dalla Russia, Sputnik e Russia Today. È molto interessante leggere le motivazioni, cioè quelle di evitare che la disinformazione, la manipolazione dell’informazione e la distorsione dei fatti tesa a giustificare l’aggressione in Ucraina continuasse ad essere divulgata”.

 

 

“Quindi, al di là del fatto che le sanzioni abbiano colpito quei due media russi, è importante la motivazione. Nel momento in cui andiamo ad invitare dei giornalisti russi che continuano, per giocoforza, a divulgare questa disinformazione e mistificazione dei fatti, in qualche maniera - sottolinea la Azzolini - stiamo andando contro la ratio delle sanzioni imposte dall’Unione Europea. Senza considerare il fatto che un giornalista che non è libero, sia che aderisca al governo russo e sia che non aderisca alla propaganda, non può comunque venirci a raccontare la verità. Sappiamo bene - conclude l’esperta - quali sono i metodi utilizzati nei confronti dei giornalisti particolarmente coraggiosi”.

 

 

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