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Otto e mezzo, Lucio Caracciolo ridicolizza l'Occidente e Mario Draghi: sanzioni inutili, non finirà la guerra

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Al momento non è in discussione la rinuncia e l’embargo totale al gas russo. A commentare le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi sulla questione della guerra in Ucraina è Lucio Caracciolo, direttore di Limes, che lo fa nel corso della puntata del 6 aprile di Otto e mezzo, talk show di La7 che vede Lilli Gruber come conduttrice: “Pace o condizionatore acceso? Mi pare un’alternativa piuttosto discutibile, prima di tutto spero che non venga proposto un referendum su questo quesito di questo genere, ho il timore che gli italiani sceglierebbero il condizionatore. E non solo in Italia. Non credo che ci sia un’alternativa pace-gas o pace-sanzioni. Le sanzioni non hanno mai funzionato, non ricordo un conflitto di rilievo interrotto grazie alle sanzioni. Immaginiamo che possa funzionare e allora dico niente condizionatori e rinunciamo al riscaldamento per un certo periodo. Ma non riesco a capire perché le sanzioni dovrebbero far cambiare idea ai russi…”.

 

 

“Beh verrebbero danneggiati così tanto da non avere più la forza necessaria sul campo e sul fronte militare e poi perché in generale la popolazione russa inizierà a soffrire dei problemi” ribatte la Gruber. Ma Caracciolo, esperto di geopolitica, resta comunque scettico: “Non ci sono seri precedenti storici a mia conoscenza di qualcosa del genere. I russi hanno dimostrato di saper rinunciare a moltissimo pur di non perdere una guerra. Certamente Vladimir Putin questa guerra non la vuole perdere e non la può perdere. Non credo che ci sia qualche forma di legame diretto tra le sanzioni e la fine della guerra. Mi piacerebbe molto che fosse così, ma - chiude Caracciolo - non lo vedo”.

 

 

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