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Denazificazione dell'Ucraina secondo Mosca: l'agenzia di stampa russia Ria Novosti rivela il piano di Putin

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Le efferatezze praticate dall’esercito russo durante l’occupazione a Bucha in Ucraina emergono di ora in ora, nei particolari più drammatici, così come altri aspetti disumani vengono descritti per quanto riguarda altri frangenti della guerra. Il "Guardian", addirittura, scrive di bambini ucraini prelevati dai militari russi e tenuti a forza nei convogli, come scudi umani, per evitare che i mezzi siano presi di mira durante gli spostamenti.

Intanto, un commento dell’agenzia di stampa russa Ria Novosti aggiunge un’altra chiave di lettura ideologica su quel che sta accadendo. Il titolo dell’articolo, riportato dall’Adnkronos, è “cosa deve fare la Russia in Ucraina”. In sintesi, l’obiettivo del Cremlino sarebbe l’annullamento dell’Ucraina come identità nazionale. In questo si tradurrebbe l’intento di “denazificare” il territorio. L’obiettivo è respingere “l’elemento etnico di auto identificazione della popolazione dei territori storici della Malorossiya e Novorossiya iniziato dalle autorità sovietiche”. E si aggiunge: “diversamente da Georgia e Baltici, l’Ucraina non può funzionare come stato nazional. E tentativi di costruirne uno logicamente portano al nazismo”.

Per questo si sottolinea la necessità addirittura di cambiare nome al Paese. E poi si legge: “gli ucraini non hanno un partito nazista, un Fuhrer o leggi razziali, ma per sua flessibilità il nazismo ucraino è molto più pericoloso per il mondo di quello di Hitler”. Insomma, il nazismo senza nazismo. Un’operazione demagogico-propagandistica che non sta in piedi, del tutto illogico, evidentemente costruita per legittimare, sul piano interno, gli orrori in atto. 

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