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Anatoly Chubais tradisce Vladimir Putin: fu lui a raccomandare il presidente in politica. Rifiuta la guerra

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Anatoly Chubais abbandona Vladimir Putin. L’inviato russo per il clima ha rassegnato le sue dimissioni e ha lasciato il Paese dicendosi contrario alla guerra contro l’Ucraina. Si tratta del più alto funzionario ad aver pubblicamente voltato le spalle al presidente russo dall’inizio del conflitto dello scorso 24 febbraio. Lo scrive Bloomberg citando due fonti ben informate e spiegando che il portavoce del Cremlino, Dmytro Peskov, si è rifiutato di commentare.

 

 

Ex riformatore economico degli anni ’90, Chubais è noto come il principale architetto delle privatizzazioni in Russia sotto l’ex presidente Boris Eltsin ed era stato lui a raccomandare Putin, ex agente del Kgb, per il suo primo lavoro al Cremlino. Passato alla guida dell’azienda di nanotecnologia Rusnano, nel 2020 era stato nominato inviato speciale per il Clima. Dopo qualche ora Mosca ha confermato le dimissioni di Chubais, inviato speciale di Putin per lo Sviluppo sostenibile. 

 

 

Ex leader del partito liberale e già capo dell’azienda statale per la ricerca nelle tecnologie avanzate Rusnano, 66 anni, è uno dei pochi riformatori che era rimasto nel governo del presidente russo. Chubais si trova già in Turchia, dove è stato fotografato ad un bancomat, e non ha alcuna intenzione di rientrare in Russia. Oggi, anche lui, rientrerà in quell'elenco di persone che Putin ha definito «traditori o feccia», ovvero coloro che si oppongono alle sue decisioni. Ultima l'«operazione speciale» in Ucraina. 

 

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