Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Stretta sull'Ucraina, l'attacco a Kiev scatta dalla Bielorussia

  • a
  • a
  • a

La Russia ha ampliato la sua offensiva militare in Ucraina, colpendo per la prima volta vicino agli aeroporti nell’ovest del Paese, nel giorno in cui il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato «positivi cambiamenti nei negoziati», subito smentito però dal leader ucraino Volodymyr Zelensky. Intanto aumenta l’allarme per un imminente attacco alla capitale: il Centro ucraino per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni ha denunciato che le truppe bielorusse potrebbero essere coinvolte nell’invasione della capitale. L’assedio alla capitale continua, ma in 16 giorni di guerra, la Russia non è ancora entrata nella capitale mentre ha annunciato di aver preso il controllo di alcuni quartieri di Mariupol, ancora assediata e dove la situazione umanitaria rimane drammatica. Le forze russe, ha osservato la presidenza ucraina, non hanno fatto progressi nelle ultime 24 ore, «sono state fermate in praticamente tutte le direzioni» e in alcuni casi «siamo passati al contrattacco, come a Kiev e Kharkiv».

LUTSK, IVANO-FRANKIVSK E DNIPRO - All’alba sono stati colpite Lutsk e Ivano-Frankivsk, entrambe non lontano da Leopoli, vicino al confine con la Polonia. Secondo il ministero della Difesa russo, sono stati resi «inutilizzabili» gli aeroporti militari nelle due città. Secondo il sindaco di Lutsk, quattro soldati ucraini sono rimasti uccisi nel bombardamento aereo. Ma gli aerei russi hanno anche bombardato Dnipro, all’estremo opposto del Paese: è stata colpita una zona residenziale, dove c’erano un asilo, un condominio e una fabbrica di calzature; e almeno una persona è morta. I russi hanno inoltre colpito Chernihiv - città a nord di Kiev e ancora isolata - dove sono morti due civili, secondo le autorità ucraine.

 

 

 

 

MARIUPOL - Secondo Mosca, le forze separatiste del Donbass stanno «restringendo l’anello» intorno alla città portuale sul mare di Azov, assediata da giorni, dove ormai scarseggiano acqua e cibo. Nessun civile è stato ancora evacuato, a causa dei pesanti bombardamenti russi, che non consentono nemmeno la consegna degli aiuti umanitari inviati dal governo di Kiev, ha denunciato la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk. «La situazione peggiore è quella del corridoio Mariupol-Zaporizhzhia», ha detto Vereshchuk, «nessuno è stato evacuato. Non una singola goccia d’acqua ha raggiunto persone che sono stremate dalla sete». Mykolaiv, sul Mare di Azov, non è ancora caduta ma secondo le valutazioni della Difesa americana, è «sotto crescente pressione».

KHARKIV E IZYUM - Kiev ha anche accusato l’esercito russo di aver attaccato l’Istituto di Fisica e tecnologia di Kharkiv, all’interno del quale si trova un reattore nucleare sperimentale; in quella che è la seconda città dell’Ucraina, i russi sono ormai «alla periferia», secondo funzionari della Difesa americana. Sempre a Est, gli attacchi russi hanno fermato un tentativo di evacuare i civili dalla città orientale di Izyum attraverso un «corridoio umanitario», secondo il governatore regionale Oleh Synegubov. «Izyum rimane senza elettricità, riscaldamento, acqua o segnale telefonico», ha affermato il governatore. Inoltre, secondo Mosca le milizie separatiste dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno preso il controllo della città di Volnovakha, circondata fin dall’inizio delle ostilità. Sul fronte della sicurezza nuclare, non diminuisce la preoccupazione per le condizioni della centrale di Zaporizhzhia, conquistata la settimana scorsa dalle forze russe che ora - secondo Kiev - vogliono prenderne anche il controllo operativo portandola sotto la gestione degli ingegneri di Rosatom.

KIEV - Sulla capitale incombe l’allarme di un’imminente attacco dall Bielorussia che, secondo le autorità ucraine, potrebbe avvenire questa sera. Qui,il convoglio militare russo diretto verso la città risulta in larga parte disperso e riposizionato, secondo quanto emerge dalle immagini satellitari diffuse dalla compagnia privata Maxar Technologies. I russi sono fermi a 15 chilometri dalla capitale. Mentre un gruppo separato di soldati, secondo gli Usa, si sono avvicinati a Sumy, a Est della capitale, e si stanno riposizionando. Secondo l’intelligence britannica, è «altamente improbabile» che la Russia abbia raggiunto gli obiettivi che si era prefissata prima dell’invasione. «La Russia sta probabilmente cercando di ripristinare e riposizionare le sue forze per una rinnovata attività offensiva nei prossimi giorni» che presumibilmente preluderà a «operazioni contro la capitale Kiev», secondo Londra.

Dai blog