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Crisi Ucraina, possibile vertice tra Putin e Biden: "Evitare il conflitto". Ma Mosca frena e piovono bombe

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Il Cremlino definisce "prematura" l'organizzazione di un vertice tra il presidente Usa Joe Biden e il presidente Vladimir Putin sull'Ucraina, mentre lo zar russo convoca una seduta straordinaria del Consiglio di sicurezza. Quando sembrava aprirsi lo spiraglio diplomatico salta tutto. Il colloquio Macron-Putin si era chiuso infatti con l'auspicio di una tregua e di un vertice Usa-Russia. Ma gli Usa avevano dato l'ok a patto che non ci fosse un'invasione russa dell'Ucraina.

Intanto il Cremlino ha reagito duramente alla notizia, diffusa dal New York Times, che gli Stati Uniti hanno inviato una lettera all'Alta commissaria delle Nazioni unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, sostenendo che Mosca abbia compilato una lista di cittadini ucraini da uccidere o mandare nei campi di prigionia dopo l'invasione del Paese. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato l'esistenza di tale lista: si tratta di una "assoluta menzogna", ha riferito Bbc.

Sempre più intensi i bombardamenti nel Donbass dove la tensione continua a salire. Più di 40 regioni della Russia hanno preparato centri di accoglienza temporanea (Tap) per i rifugiati delle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk. Lo riporta l'agenzia Interfax citando il ministero russo per le Emergenze. Quasi 400 centri di accoglienza temporanea con una capacità totale di 42.000 persone sono stati predisposti in 43 regioni e altri 149 centri di accoglienza temporanea con una capacità di oltre 54.000 persone sono in fase di allestimento. "Durante la giornata di oggi, è prevista la partenza di 21 treni per le regioni di Kursk, Belgorod, Saratov, Volgograd, Voronezh e altre destinazioni", ha affermato il Ministero per le situazioni di emergenza. Più di 50 tonnellate di cibo e generi di prima necessità sono state consegnate dai volontari ai TAP. Oltre 1.400 soccorritori e 533 mezzi sono stati coinvolti per assicurare la vita ai cittadini in arrivo. Il 18 febbraio le autorità della DPR e della LPR hanno organizzato la partenza della popolazione verso la Russia a causa dell'aggravarsi del conflitto armato. Evacuati soprattutto donne, bambini e anziani. Stando al Ministero per le situazioni di emergenza del DPR si intendono portare in Russia fino a 700mila persone.

Le milizie separatiste della autoproclamata repubblica di Donetsk, nell'est dell'Ucraina, hanno detto che l'ospedale centrale e una centrale elettrica nell'omonimo capoluogo di Donetsk sono state colpite da un bombardamento di mortai compiuto da truppe ucraine della 54/a Brigata meccanizzata. Lo riferisce l'agenzia Interfax. "Danni" non precisati sono stati inflitti alle due strutture, secondo la stessa fonte. Oltre 21.000 persone sono rimaste oggi senz'acqua nella autoproclamata Repubblica di Donetsk, nell'est dell'Ucraina, a causa di un bombardamento che ha colpito un impianto idrico. Lo riferiscono le autorità locali, citate da Interfax, aggiungendo che per questo è stato proclamato uno stato d'emergenza in tutto il territorio della Repubblica.

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