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Le ultime strazianti parole di Lady Diana: "Mio Dio, cosa è successo?". La rivelazione choc del vigile del fuoco

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Giada Oricchio
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“Mio Dio, cosa è successo?”. Ecco le ultime parole della Principessa Diana il 31 agosto 1997 subito dopo l’incidente sotto il ponte de l’Alma. Tra poco più di una settimana nei giardini di Kensington Palace sarà inaugurata la statua in onore di Lady D per celebrare i suoi 60 anni e si stanno moltiplicando i ricordi della notte che ha cambiato le sorti della Corona inglese. Dopo le memorie (e i macabri cimeli) di MonSef Dahman, il chirurgo in servizio all'ospedale Pitié-Salpêtrière che provò a salvare la vita della “principessa triste”, anche il sergente dei vigili del fuoco Xavier Gourmelon ha parlato al Daily Mail: “La guardia del corpo Trevor Rees-Jones sembrava molto agitata e aveva bisogno di aiuto medico, ma sul pavimento della Mercedes c’era un’altra vittima, era Diana, si muoveva e parlava. Era stata estratta viva dai rottami. Sono rimasto con la passeggera, ha parlato in inglese e ha detto: ‘Oh mio Dio, cosa è successo?’. Potevo capirlo, quindi ho cercato di calmarla. Le ho tenuto la mano”.

 

 

Lady Diana, il cui respiro era normale, fu dotata di collare cervicale, maschera respiratoria e coperta isotermica. Gourmelon ha confessato di non aver riconosciuto una delle donne più famose al mondo, glielo disse il suo capitano. I fatti di quella drammatica sera sono stati un concatenarsi di eventi sfortunati. Secondo il suo segretario personale, la principessa del Galles si fermò a Parigi e ritardò il rientro nel Regno Unito a causa delle polemiche dei Tory per il suo impegno contro le mine antiuomo in Angola. Quella sera, con l’allora fidanzato Dodi Al Fayed, era appena arrivata all’Hotel Ritz e non doveva uscire di nuovo, ma per motivi mai chiariti, la coppia decise di andare nell’appartamento del milionario. Per cercare di seminare i paparazzi, usarono una vettura che sembra avesse qualche problema (e l’autista aveva bevuto, nda) però i fotografi se ne accorsero e li inseguirono fino all'incrocio con Rue de Rivoli dove la Mercedes prese Place de la Concorde e poi il Pont de l'Alma. Sotto il tunnel, la Mercedes cercò di sorpassare una Fiat Uno bianca, ma a causa dell’alta velocità l’auto si girò e colpì un pilastro del tunnel. L'impatto uccise sul colpo Dodi e Paul mentre Rees-Jones e Diana rimasero gravemente feriti.

Anche Frederic Mailliez, il medico fuori servizio che percorreva il sottopasso nell’altra direzione, ha raccontato al Daily Mail quei drammatici momenti: “Ho notato del fumo nel tunnel e ho guidato sempre più lentamente, all'interno della Mercedes c’erano due persone apparentemente morte e due ancora vive. Ho preso l’attrezzatura d’emergenza e sono tornato all'interno della Mercedes per dare assistenza alla giovane. Era seduta sul pavimento nella parte posteriore, era una donna bellissima e non aveva ferite importanti al viso. Le ho detto in inglese che ero un medico e che stavano arrivando i soccorsi”. Ma il cuore della Principessa del popolo smise di battere poche ore dopo.

 

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