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Guerra nella Striscia di Gaza, stop da Israele e Hamas: approvato il cessate il fuoco bilaterale

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Stop alla guerra tra Israele e Hamas. Il gabinetto di sicurezza del primo ministro Benjamin Netanyahu ha approvato un cessate il fuoco unilaterale per fermare un'operazione militare di 11 giorni nella Striscia di Gaza. Hamas ha confermato che il cessate il fuoco con Israele è «simultaneo e reciproco» ed entra in vigore dalle 2 del mattino di domani (l’una in Italia). 

 

 

È stata quindi messa fine all’operazione ‘Guardiano delle mure’ a Gaza. Già nel pomeriggio il governo israeliano aveva formalmente informato l’Egitto, il Paese che sta facendo da mediatore nei colloqui indiretti con Hamas. La Casa Bianca nelle stesse ore aveva giudicato «incoraggianti» le notizie di progressi verso il cessate il fuoco. La guerra ha già fatto 232 vittime tra i palestinesi di Gaza (65 erano bambini) e 1.900 feriti e 12 morti tra gli israeliani. E anche oggi, seppur con lunghe pause del fuoco, ci sono stati razzi (più di 300) lanciato da Gaza e raid israeliani sulla Striscia, che hanno causato almeno cinque morti. 

 

 

Da diversi giorni i mediatori internazionali, specialmente Egitto e l’Onu, avevano intensificato gli sforzi per ristabilire la calma. Anche il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, aveva più volte ripetuto il suo appello a un cessate il fuoco immediato tra Israele e le milizie palestinesi e ha accusato entrambe le parti di violare le norme del diritto di guerra con i loro attacchi contro i civili. Guterres è intervenuto in apertura di una riunione plenaria dell’assemblea generale delle Nazioni Unite, un’assemblea voluta da Palestina e Paesi arabi proprio per affrontare la crisi. Il ministro degli Esteri dell’Autorità Palestinese Riyad al-Maliki, ha accusato Israele di genocidio e di aver deliberatamente massacrato bambini nel sonno. Per protesta l’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan si è alzato ed è uscito dalla riunione dell’Assemblea generale, formulando analoghe accuse contro l’inviato palestinese. Ma i negoziati diplomatici si erano intensificati dopo che il presidente Usa, Joe Biden, ha chiesto esplicitamente a Netanyahu una de-escalation. L’inviato di pace delle Nazioni Unite per il Medio Oriente, Tor Wennesland, era volato in Qatar per incontrare il capo di Hamas, Ismail Haniyeh. E alla fine il cessate il fuoco è arrivato.

 

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