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TikTok, Trump frena e concede a Microsoft 45 giorni

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Dopo che venerdì Trump si era detto intenzionato a bandire TikTok negli Usa, su pressione di consiglieri e membri del suo Partito repubblicano ha cambiato idea: varie fonti hanno confermato a Reuters che il presidente concede 45 giorni di tempo a Microsoft per negoziare l'accordo con cui acquisire il social network preferito dai ragazzini. Domenica il gigante hi-tech statunitense aveva confermato i negoziati con la cinese ByteDance, per acquisire il ramo Usa della popolare video app. Il ceo Satya Nadella ha poi parlato con Trump al telefono, discutendo le preoccupazioni del magnate sul servizio di condivisione di video. Il repubblicano ritiene l'app cinese una minaccia alla sicurezza nazionale, per la gestione di dati e privacy, in un periodo in cui la tensione tra Pechino e Washington si è alzata. Trump nelle ultime settimane ha più volte soffiato sul diffuso sentimento anti-cinese, per trarne vantaggio in vista delle presidenziali di novembre. In parallelo, le autorità Usa stanno premendo sulle compagnie cinesi, tra cui Huawei e Zte.

Dopo la conversazione tra Nardella e Trump, Microsoft ha annunciato l'intenzione di continuare i negoziati destinati a gestire TikTok negli Usa, in Canada, Australia e Nuova Zelanda, prevedendo di concluderli entro il 15 settembre. Il gigante hi-tech ha dichiarato di comprendere "appieno l'importanza di affrontare le preoccupazioni del presidente" e si è detto "impegnato ad acquisire TikTok rispettando una completa revisione della sicurezza e fornendo benefici economici adeguati agli Usa, anche al Tesoro". In una nota Microsoft ha detto che potrebbe coinvolgere investitori statunitensi con quote di minoranza. Le dichiarazioni dell colosso fondato dal Bill Gates fanno scattare il titolo di Microsoft a Wall Street che arriva a segnare rialzi di oltre il 4%.

Anche il segretario di Stato Usa Mike Pompeo si era espresso contro il social media, dicendo a Fox News che le compagnie cinesi "forniscono dati direttamente al Partito comunista cinese e al suo apparato di sicurezza nazionale". Pompeo ha poi promesso che Trump, "quando prenderà la sua decisione, garantirà che ci sia zero rischio per il popolo americano". I dati degli utenti statunitensi della video app sono conservati negli Usa, con rigidi controlli sugli accessi, e i maggiori investitori sono a loro volta nordamericani, ha precisato TikTok: "Siamo impegnati a proteggere privacy e sicurezza dei nostri utenti".

Una commissione federale sta valutando l'ipotesi di bandire l'app negli Usa, e i suoi membri concordano sul fatto che essa debba cambiare: "Rischia di rimandare informazioni su 100 milioni di americani", ha affermato ad Abc il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, "non può esistere com'è ora". Con centinaia di milioni di utenti nel mondo, TikTok è stata lanciata nel 2017 da Bytedance, che l'ha fusa con il video service Musical.ly. In Cina, un'app analoga si chiama invece Douyin.

Nel frattempo, i media britannici hanno anche dato la notizia che Bytedance presto dovrebbe annunciare l'intenzione di stabilire la propria sede centrale a Londra. Anche in questo caso, tra Pechino e Londra le relazioni sono tese, sia a proposito delle reti 5G e al gigante Huawei, sia per la gestione di Hong Kong.

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