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Famiglia cacciata dall'aereo con il bimbo di 2 anni, bufera sulla Delta Airlines

Silvia Sfregola
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Nuove polemiche in America per un un altro caso di maltrattamenti a bordo di un aereo. Dopo la United Airlines al centro della bufera finisce l'altra compagnia aerea statunitense Delta. In un filmato, diventato virale sul web, si vede una hostess dell'aereo in partenza da Maui, alle Hawaii, e diretto a Los Angeles, minacciare una famiglia con un bambino di 2 anni che, in possesso di regolari biglietti, si rifiutava di rinunciare al posto del piccolo. "Questo è un reato federale. Scendete dall'aereo o andrete in prigione e i vostri figli saranno affidati ai servizi sociali", urla l'hostess a Brian Schear e sua moglie. L'uomo, convinto che il volo fosse in overbooking oppone un netto rifiuto alla richiesta della compagnia spiegando di aver regolarmente pagato il posto anche se a nome del figlio maggiore, che però ha preso un aereo precedente. L'equipaggio contesta l'utilizzo del seggiolino per bambini dove il piccolo è seduto affermando che sia vietato dai regolamenti della Federal Aviation Administration e chiedendo al padre di tenere in braccio il figlio. Una motivazione però in contrasto con la politica della Delta, che per i bambini con meno di due anni "consiglia di acquistare un posto sul velivolo e utilizzare un seggiolino per bambini approvato". Alla fine l'hostess minaccia la famiglia dicendo che se non avessero lasciato il posto l'aereo non sarebbe decollato. Dopo quasi 10 minuti di discussione i quattro scendono dal velivolo spontaneamente e - secondo quanto riportato dall'uomo - i loro posti sono stati riempiti da altri quattro passeggeri in attesa con i biglietti.

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