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Sventati attacchi di Capodanno in Indonesia, tre terroristi morti e un arresto

Katia Perrini
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La polizia indonesiana ha ucciso tre persone e ne ha arrestata un'altra sventando "attacchi terroristici" pianificati per Capodanno. In un blitz a Tangerang Surin, nel municipio di Banten, alla periferia di Giacarta, l'antiterrorismo ha sequestrato diversi ordigni esplosivi in una abitazione affittata da quattro persone, la prima delle quali è stata arrestata all'esterno dell'appartamento e ha ammesso che all'interno c'erano i suoi complici con armi e materiale esplosivo. Secondo quanto riferito da un portavoce della polizia, quando gli agenti hanno tentato di fare irruzione nell'abitazione, è scoppiato un conflitto a fuoco durante il quale i tre sospetti sono rimasti uccisi. "Diversi gruppi pianificavano azioni terroristiche in coincidenza con la fine dell'anno", ha spiegato il portavoce ai media locali. Il quartiere è stato così isolato e gli artificieri hanno neutralizzato gli ordigni. La polizia sta ora cercando di stabilire eventuali legami tra le quattro persone e il gruppo che all'inizio di dicembre tentò un'azione sucicida durante la cerimonia del cambio della guardia al palazzo presidenziale della capitale indonesiana. In quella occasione furono arrestate 14 persone, tra cui due donne, considerate appartenenti a una cellula che fa capo a un terrorista che si trova in Siria, Bahrun Naim. La cellula cercò di far esplodere una bomba con lo stesso materiale esplosivo utilizzato negli attacchi del 2005 a Londra e del 13 novembre 2015 a Parigi. L'Indonesia, dove l'88% dei 260 milioni di abitanti è musulmano, è stata piu' volte colpita da attacchi di matrice islamista, il più sanguinoso nel 2002 sull'isola turistica di Bali causò 202 morti, in gran parte stranieri. 

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