L'Isis rivendica l'attentato alla mostra di vignette su Maometto in Texas

I terroristi non si fermano e intendono punire col sangue l'offesa al loro profeta LEGGI ANCHE Ancora spari per "difendere" Maometto

La mano dei terroristi dell'Isis ha colpito ancora e fa sempre più paura. Dopo quattro mesi dall'attentato alla sede del giornale satirico francese Charlie Hebdo, ieri un altro colpo è stato sferrato al diritto di critica e di espressione con il tentato massacro al Culwell Event Center di Galand, alla periferia di Dallas dove si stava svolgendo una mostra sulle vignette dedicate a Maometto. Questa volta a perdere la vita sono stati i due terroristi uccisi dalla polizia.    La rivendicazione. L'Isis non ha perso tempo nel rivendicare anche quest'ultimo attentato contro il raduno anti-islamico alla periferia di Dallas. I terroristi hanno diffuso il macabro messaggio tramite la radio ufficiale. "Due soldati del Califfato hanno eseguito un attacco contro un'esposizione di caricature del profeta a Garland, Texas, Stati Uniti", ha annunciato lo Stato islamico. I due terroristi sono stati uccisi dopo aver tentato di attaccare a colpi di armi automatiche un convegno islamofobo al quale partecipava, tra gli altri, l'ultraconservatore populista olandese, Geert Wilders